Prosegue l’udienza preliminare per la strage della funivia del Mottarone – quando il distacco della cabina provocò la morte di 14 persone. Il gup di Verbania Rosa Maria Fornelli ha ammesso tutte le parti civili che avevano avanzato richiesta, tra cui Regione Piemonte, Comune di Stresa e di alcuni dei familiari delle vittime, e la sola esclusione di Anmil (l’Associazione mutilati e invalidi del lavoro). Sono state accolte una trentina di richieste tra cui quelle di alcuni parenti di Serena Cosentino, 27 anni, e alcuni parenti di Eitan Biran, il bambino unico sopravvissuto, nei confronti di tutti tranne la società Leitner. Il bimbo che perse madre, padre e fratello di 2 anni, invece, è uscito dal processo con un risarcimento di 3 milioni di euro.
Le parti civili ammesse hanno citato Ferrovie del Mottarone e Leitner come responsabili civili. Dei circa trenta famigliari delle vittime che rimangono nel processo, undici sono parenti di Amit Biran, il padre del piccolo Eitan: si tratta dei genitori di Amit, di sua sorella e dei suoi due fratelli, con le rispettive famiglie. A loro si aggiungono alcuni parenti del ramo materno di Eitan e circa una decina di parenti di Serena Cosentino, che lavorava a Verbania come borsista all’Irsa del Cnr. La gup ha autorizzato la richiesta di citazione quale responsabile civile delle due società.
I soggetti complessivamente risarciti da Leitner per l’incidente della funivia del Mottarone sono 98, di cui 78 parti offese e danneggiate e altri 15 prossimi congiunti. L’importo complessivo dei risarcimenti riconosciuti ai famigliari delle 14 vittime oscilla tra i 25 e i 30 milioni di euro, di cui circa dieci erogati da Reale Mutua, assicurazione di Ferrovie del Mottarone, e il rimanente da Leitner.
“L’ammissione del Comune di Stresa come parte civile è solo una conferma: già subito dopo l’incidente, il procuratore aveva detto che il comune di Stresa aveva subito un grande danno di immagine” ha spiegato Marcella Severino, sindaca di Stresa, commentando l’ammissione dell’ente come parte civile nel processo. “La natura della costituzione di parte civile del comune di Stresa è quella di rivendicare il danno da sconvolgimento di tutto il territorio – ha aggiunto il legale Riccardo Tacca -. Siamo assolutamente soddisfatti di poter partecipare a questo processo”.