E’ stato ritrovato senza vita John Barnett, ex dipendente dell‘azienda aerospaziale statunitense Boeing che aveva denunciato violazioni degli standard di sicurezza nei processi di produzione degli aerei di linea della compagnia. Secondo quanto riportato dalla Bbc, nei giorni precedenti alla sua morte l’uomo aveva testimoniato in una causa contro la società. Secondo quanto risulta dai media americani il 62enne è morto per una ferita “autoinflitta” venerdì 9 marzo. Lunedì il medico legale della contea di Charleston, nella Carolina del Sud, ha confermato la sua morte. La società si è detta rattristata dalla notizia e in un comunicato via mail ha rivolto i suoi pensieri alla famiglia dell’ex dipendente. Barnett era in pensione dal 2017.
Barnett – che aveva alle spalle oltre trent’anni di carriera in Boeing, durante i quali aveva anche assunto il ruolo di responsabile della qualità – nel 2019 aveva dichiarato alla Bbc che i lavoratori del colosso americano montavano pezzi di qualità inferiore agli standard sugli aerei della linea di produzione. Aveva anche affermato di aver scoperto seri problemi con i sistemi di ossigeno a bordo, spiegando che in media una maschera respiratoria su quattro poteva non funzionare in caso di emergenza.
Proprio alla fine del mese scorso l’azienda statunitense ha annunciato la sostituzione di uno dei suoi principali dirigenti in seguito delle polemiche legate ad altri problemi di sicurezza che hanno riguardato l’aereo di linea 737 Max, soprattutto dopo il distacco di un portellone durante un volo operato dalla compagnia aerea Alaska Airlines lo scorso gennaio. Lunedì 11 marzo Boeing ha inoltre annunciato la creazione di un nuovo ruolo dirigenziale per la supervisione del controllo di qualità che verrà affidato a una vicepresidente dell’azienda, Elizabeth Lund.