Gli esperti ritengono che il gatto non possa sopravvivere a lungo dopo essere entrato in contatto con la sostanza
Un gatto contaminato ha fatto scattare l’allarme in una città giapponese. Per quanto sembri la tram di un B-Movie di pessima qualità la faccenda è stata presa con estrema serietà dalle autorità di Fukuyama, la città in questione. Da quanto riportato dalle stesse, il gatto sarebbe caduto in un serbatoio di sostanze chimiche pericolose prima di scomparire nella notte. Le autorità di Fukuyama, nella prefettura di Hiroshima, hanno affermato di aver intensificato le pattuglie e di aver avvertito i residenti di non avvicinarsi all’animale, che è stato visto per l’ultima volta in un filmato di sicurezza mentre lasciava un impianto di placcatura. Una scia di impronte scoperte da un lavoratore ha portato a una vasca profonda 3 metri di cromo esavalente, una sostanza chimica cancerogena che può provocare eruzioni cutanee e infiammazioni se toccata o inalata. Le ricerche del quartiere non ancora permesso di individuare il gatto e non è chiaro se l’animale sia vivo, ha detto un funzionario del municipio di Fukuyama.
Akihiro Kobayashi, direttore della fabbrica Nomura Mekki Fukuyama, ha detto che un lenzuolo che copriva la vasca chimica è stato trovato parzialmente strappato. I dipendenti della fabbrica in genere indossano indumenti protettivi e non sono stati segnalati problemi di salute tra il personale, ha aggiunto Kobayashi. Il cromo esavalente, o cromo-6, è forse meglio conosciuto come la sostanza chimica cancerogena presente nel film del 2000 “Erin Brockovich”, con Julia Roberts.Il film, basato su un caso legale realmente accaduto, si concentrava sulla lotta dell’attivista contro una società di servizi pubblici accusata di inquinare l’acqua in una comunità rurale della California, causando un aumento dei livelli di cancro e la morte tra i suoi residenti.
Secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), la sostanza “è dannosa per gli occhi, la pelle e il sistema respiratorio”. “I lavoratori possono essere danneggiati dall’esposizione al cromo esavalente”, afferma il CDC sul suo sito web. “Il livello di esposizione dipende dalla dose, dalla durata e dal lavoro svolto”. Gli esperti ritengono che il gatto non possa sopravvivere a lungo dopo essere entrato in contatto con la sostanza. “Anche se il pelo proteggesse la pelle dalle ustioni immediate, i gatti puliscono il pelo leccandolo, spostando così la soluzione corrosiva in bocca”, ha detto Linda Schenk, ricercatrice specializzata nella valutazione del rischio chimico presso il Karolinska Institute in Svezia, citata dalla CNN. “La mia ipotesi è che il gatto purtroppo sia morto o morirà a breve, a causa delle ustioni chimiche.”