“Siamo tutti concentrati sulle modalità più adeguate e opportune per tutelare l’Ucraina, ma questa strategia militare non sta dando frutti. Noi senza voler essere profeti lo avevamo anticipato con le nostre perplessità che ci spingevano a chiedere prima a Draghi e poi a Meloni di farsi portatori di una posizione negoziale per non arrivare a quello che vediamo ora. E non oso immaginare cosa succederà quando entreremo nel vivo nella campagna elettorale per le presidenziali americane”. Lo ha detto il presidente del Movimento Cinque Stelle ed ex premier, Giuseppe Conte, partecipando insieme a Romano Prodi alla presentazione del libro di Michele Ainis, ‘Capocrazia’, nella Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Per Conte “sarebbe stato opportuno, necessario e raccomandabile impostare da subito una svolta negoziale, perché man mano che ci allontaniamo temporalmente dall’aggressione di due anni fa perdiamo inevitabilmente sempre più potere negoziale”. E su Gaza – prosegue il presidente M5S – “avremmo voluto un atteggiamento dell’Europa, con la pressione della comunità internazionale e degli Usa in particolare, che chiarisse dall’inizio a Israele in maniera inequivocabile la solidarietà e il diritto a reagire. Ma che a fronte di un’invasione indiscriminata in violazione delle norme del diritto internazionale e dei diritti umanitari, noi non avremmo dato copertura politica. Anche in questo caso la chiarezza avrebbe potuto evitare quello che sta succedendo”.