Comprarono una pistola Sig Sauer calibro 9 al figlio 15enne che poi portò a termine una strage in una scuola del Michigan. I genitori del 15enne, che nel novembre 2021 sparò e uccise quattro suoi compagni di classe a scuola e ne ferì altri sette, sono stati condannati per omicidio colposo. A James e Jennifer C. è stato contestato di aver regalato la pistola della strage al figlio ignorando i segnali premonitori della sua violenza. È la prima volta che i genitori di un minorenne che compie una strage sono condannati in un Paese in cui l’80% delle armi usate dagli studenti per le sparatorie di massa sono prese in casa della famiglia o di parenti e amici. Il verdetto è destinato quindi ad avere un impatto molto più ampio di quello dei confini del Michigan teatro del massacro.

L’accusa ha descritto la donna come una madre distaccata e negligente, mentre al marito è stato contestato di non aver vigilato sulla pistola Sig Sauer usata per la sparatoria. L’arma era stata consegnata all’allora 15enne – che è stato giudicato come un adultoquattro giorni prima della strage del 30 novembre come regalo natalizio anticipato. L’uomo “ha avuto l’occasione più facile per prevenire la morte dei quattro studenti. E non ha fatto nulla”, ha detto la procuratrice della contea di Oakland nella sua arringa finale puntando il dito contro il padre dello stragista per aver lasciato l’arma facilmente accessibile. I legali dell’imputato hanno cercato di convincere i giurati che il loro assistito non era assolutamente consapevole che suo figlio fosse un pericolo, ma senza successo. James è stato ritenuto colpevole così come la moglie Jennifer, e ora i due rischiano fino a un massimo di 15 anni in carcere. Il figlio è già in prigione: si è dichiarato colpevole dei 24 capi di accusa mossi nei suoi confronti e dovrà scontare il resto della sua vita dietro le sbarre senza possibilità di uscire su parola.

I genitori dei quattro studenti del liceo di Oxford, vicino Detroit, erano in aula alla lettura del verdetto della giuria su James C. e sono scoppiati in lacrime e hanno abbracciato la procuratrice che ha seguito il caso, aprendo possibilmente la strada a un nuovo approccio per le sparatorie di massa nelle scuole americane. Il dibattito è acceso su come procedere ma una soluzione non è facile e gli stati procedono in ordine sparso a seconda dell’orientamento politico

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