Ciro Immobile con la moglie Jessica e il figlio di 4 anni sono stati aggrediti verbalmente e fisicamente da un gruppo di persone davanti alla scuola del figlio venerdì mattina. “Il tutto purtroppo in seguito all’istigazione all’odio messa in atto e sostenuta da alcuni mezzi stampa e giornalisti attraverso i propri canali social che hanno diffuso parole d’odio, riportando inoltre ricostruzioni non inerenti alla realtà”, ha sostenuto l’entourage dell’attaccante della Lazio.
“A seguito di questo episodio il calciatore ha dato mandato ai suoi legali di agire oggi stesso in sede penale nei confronti dei responsabili di tale diffamazione – ha aggiunto – Tali affermazioni sono gravemente diffamatorie e quindi lesive dell’immagine professionale e personale dell’atleta”. Secondo quanto si apprende, l’aggressione subita ha molto turbato il giocatore, che non è ancora arrivato al centro sportivo biancoceleste a Formello per la rifinitura in vista della trasferta di domani sul campo del Frosinone.
L’Associazione italiana calciatori “esprime solidarietà e vicinanza” al capitano: “Si tratta – ha detto il sindacato dei calciatori – di un grave atto di intimidazione che avrebbe potuto generare gravissime conseguenze e sul quale l’Aic auspica che le forze dell’ordine facciano al più presto chiarezz. Tollerare questi comportamenti significa perdere di vista i valori del nostro sport”.
Tutto sarebbe riconducibili alle voci circa il divorzio dall’allenatore Maurizio Sarri. Sul banco degli imputati sono finiti soprattutto i giocatori, colpevoli a detta di molti tifosi di aver “tradito” Sarri portandolo inevitabilmente alle dimissioni. Così giovedì il capitano laziale aveva deciso di rompere il silenzio su Instagram sostenendo di non aver mai fatto mancare l’impegno “così come tutti i miei compagni di squadra” e parlando, anche allora, di “una campagna denigratoria”.