Mentre in Russia è in corso il voto, la città ucraina di Odessa è stata colpita da un pesante attacco missilistico lanciato dall’esercito russo dalla Crimea. Il bilancio è si almeno 20 morti e 73 feriti secondo quanto riferisce Kyiv Independent, citando i Sevizi di emergenza. Tra le vittime anche un paramedico e un soccorritore arrivati dopo la prima esplosione e colpiti da un secondo missile durante le operazioni di soccorso.

“È stato un atto di spregevole vigliaccheria: due missili, di cui il secondo andato a segno quando sono arrivati sul posto soccorritori e medici”, ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio serale, assicurando che “le nostre Forze di Difesa faranno di tutto affinché gli assassini russi sentano la nostra giusta risposta“. Sabato nella regione di Odessa sarà una giornata di lutto. Secondo quanto afferma su Telegram il comando meridionale ucraino l’attacco è avvenuto con missili ipersonici Iskander M lanciati dalla Crimea. Si tratta di missili tattici balistici a corto raggio, di fabbricazione russa, progettati per eludere le difese aeree grazie alla loro velocità ipersonica.

Altri due civili hanno perso la vita e tre sono rimasti feriti in seguito a un attacco condotto dalle forze armate russe con droni sulla regione ucraina di Vinnytsia, nell’ovest del Paese. Lo ha reso noto il governatore Serhiy Borsov in un post su Telegram, spiegando che un edificio residenziale è stato colpito nel raid. L’Aeronautica Militare di Kiev ha spiegato che nella notte sono stati abbattuti 27 droni d’attacco di tipo Shahed lanciati dal sud dalla Crimea e dal nordest. Tra questi, 15 sono stati distrutti prima che potessero raggiungere Kiev.

Sul fronte russo un uomo ha perso la vita in seguito ai raid aerei ucraini sulla città russa di Grayvoron, nella regione di Belgorod al confine con l’Ucraina, secondo quanto ha scritto su Telegram il governatore regionale di Belgorod, Vyacheslav Gladkov. Bombardamenti avvenuti mentre erano in corso le operazioni di voto per le presidenziali. Durante la notte tra giovedì e venerdì droni ucraini hanno attaccato la raffineria First Plant a Pershiy Zavod nella regione russa di Kaluga, un’operazione speciale dell’intelligence militare ucraina. Lo riferisce Ukrainska Pravda. Nei giorni scorsi sono state attaccate sul territorio russo altre tre raffinerie di petrolio.

Gli attacchi che Kiev sta conducendo contro la Russia sono “mirati a interrompere le votazioni” in corso per le elezioni presidenziali, ma “questi attacchi del nemico sul territorio della Federazione russa non resteranno impuniti”, ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Accusando le forze armate ucraina di voler “organizzare operazioni armate in Russia”, Putin ha aggiunto che “il nemico ha sempre fallito e ha subito numerose perdite”. “Dallo scorso 12 marzo”, l’Ucraina ha “usato 2.500 uomini, 35 tank e circa 40 blindati da combattimento” nel tentativo di entrare nel territorio russo, “principalmente con unità operative speciali, mercenari stranieri e forze di supporto ucraine”. Ma “il nemico non ha avuto successo in nessuna direzione”, ha aggiunto il presidente russo alla riunione del Consiglio di sicurezza, spiegando che sono stati tentati diversi attacchi: 4 verso Belgorod e uno verso Kursk.

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