Resti umani appartenenti a un giovane di 27 anni scomparso nell’agosto di 11 anni fa sono stati trovati dai carabinieri cacciatori in un pozzo nelle campagne di San Marco in Lamis nel Foggiano. Angelo Tricarico uscì di casa la mattina del 19 agosto del 2013 a San Nicandro Garganico dicendo alla moglie che sarebbe tornato presto. Non è mai più rientrato e già da allora, dopo giorni di ricerche infruttuose, si pensò ad una caso di lupara bianca.
La scoperta è stata fatta mesi fa ma la notizia è stata diffusa solo oggi a conclusione di una serie di accertamenti. Nel pozzo è stato trovato anche il documento di identità del giovane e brandelli dei vestiti che indossava il giorno della scomparsa. Gli investigatori ipotizzano che l’uomo sia stato ucciso con un oggetto contundente in un luogo diverso da quello del ritrovamento e poi gettato nel pozzo che si trova in una zona impervia e che in passato era pieno d’acqua. Si indaga per omicidio ma al momento è difficile per gli investigatori circoscrivere il delitto in un ambito preciso.
Tricarico, che era disoccupato, lavorava saltuariamente come muratore o contadino nelle campagne della zona e aveva piccoli problemi con la giustizia legati a reati contro il patrimonio. Non sembra che avesse a che fare con la criminalità organizzata che nelle zone garganiche ha fatto spesso ricorso al metodo della cosiddetta lupara bianca per liberarsi di nemici o persone non gradite.
Nel corso degli anni anche la trasmissione Chi l’ha visto si è occupata di lui. Il sindaco di San Nicandro Garganico, Matteo Vocale, parla “di dolore che riemerge a distanza di anni ma che può essere occasione per comprendere che la violenza non può e non deve essere utilizzata. Ci auguriamo che chi ha commesso il crimine venga assicurato alla giustizia”.