“La crescente e terribile situazione di instabilità caratterizzata da aggressioni sempre più sanguinarie, in Ucraina come in Medio Oriente, minaccia di coinvolgere tutta la comunità internazionale. Queste guerre vanno fermate, affinché si ripristini il rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale, a garanzia della vita di ogni popolo”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che questa mattina all’Altare della Patria ha deposto una corona di alloro sulla tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria alla presenza dei presidenti di Camera e Senato, della premier Giorgia Meloni e del presidente della Corte costituzionale Augusto Barbera.
Quello del capo dello Stato è il secondo richiamo alla pace in pochi giorni, proprio mentre le cancellerie d’Europa sono alle prese con una possibile escalation del conflitto ucraino. Solo due giorni fa, infatti, Mattarella era intervenuto a Cassino – in occasione dell’anniversario del bombardamento della città – richiamando l’attualità dell’articolo 11 della Costituzione.
Oggi, invece, l’occasione di riflessione arriva dalla Festa dell’Unità nazionale: “I venti di indipendenza e libertà che attraversarono l’Europa nei secoli scorsi hanno trovato nel percorso della integrazione europea la cornice di garanzia. Oggi, siamo di fronte a sfide non dissimili da quelle che vennero affrontate allora”, ha detto Mattarella. Che ha poi aggiunto: “Generazioni generose furono protagoniste del nostro essere Italia, sino a quelle che, senza esitazioni, seppero scegliere la causa della Liberazione nella Seconda guerra mondiale. E, oggi, Costituzione, Inno degli Italiani e Tricolore simboleggiano la Repubblica Italiana. Più vero sarà l’ideale della nostra unità, più ricco di opportunità sarà l’avvenire del popolo italiano. Le Istituzioni – afferma Mattarella – sono chiamate, per prime, a dare esempio di collaborazione e responsabilità, di unione nel servizio al bene comune”.