Una sfida culunaria, Giovani in gioco-game chef. Tra i giudici Gianfranco Vissani. Siamo a Terni e al termine della serata con i ragazzi degli istituti alberghieri Casagrande-Cesi di Terni e Coscioni di Orvieto, lo chef ha avuto qualcosa da dire all’inviata del Messaggero. “Sono bravi ragazzi, diciamo così. Sì ma ci vuole tempo, la cucina è un’arte, dobbiamo capire quello che noi vogliamo, è sensibilizzare il prossimo, emozionare il prossimo, che non è facile. Loro fanno dei piatti perché vivono in un mondo irreale, vogliono emozionare ma non sanno quello che devono fare e a volte il piatto esce fuori una ciofeca“, ha attaccato. Vissani ha poi parlato dell’importanza della cucina “territoriale” perché all’estero vogliono ancora “la pasta alla carbonara”. E poi: “Questi ragazzi prendono spunto per andare in televisione, non pensano di fare la cucina vera. Dobbiamo aiutarli perché è un mondo malvaglio, non fargli pensare che tutti arrivano ad essere star, star di che? Stai di stocazz*? Dobbiamo stare con i piedi per terra