Nessun intento razzista nelle parole rivolte a Juan Jesus, ma comunque Francesco Acerbi torna a casa. Il difensore dell’Inter ha lasciato il ritiro degli azzurri di Luciano Spalletti “per garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore”. È quanto si legge in una nota della Figc arrivata nel giorno in cui è iniziato il ritiro in vista della doppia amichevole dell’Italia contro Venezuela ed Ecuador, entrambe in programma negli Stati Uniti. Per Acerbi è la prima conseguenza concreta degli insulti razzisti denunciati dal difensore del Napoli Juan Jesus durante il match a San Siro di domenica sera. Ora si attendono possibili decisione anche da parte dell’Inter e soprattutto del giudice sportivo.

In giornata il difensore nerazzurro aveva raggiunto i compagni di Nazionale a Roma. Come previsto dalla policy interna del Club Italia, ha fornito la sua versione dei fatti al commissario tecnico Spalletti. In sostanza il centrale di difesa ha negato che le sue parole nei confronti di Juan Jesus avessero intento diffamatorio, denigratorio o razzista. “Dopo il resoconto e in attesa che venga ricostruito quanto avvenuto nel rispetto dell’autonomia della giustizia sportiva, si è comunque convenuto di escludere Acerbi dalla lista dei convocati”, spiega la Federcalcio. Al posto di Acerbi, è stato convocato il difensore della Roma Gianluca Mancini, che faceva già parte della lista dei pre convocati.

Il comunicato della Figc spiega che la decisione di rimandare a casa Acerbi è stata presa per “garantire la necessaria serenità alla Nazionale e allo stesso calciatore, che oggi farà ritorno al club di appartenenza”. Un ritorno che prevede già un altro momento di riflessione: “FC Internazionale Milano si riserva quanto prima un confronto con il proprio tesserato al fine di far luce sulle esatte dinamiche di quanto accaduto ieri sera”, si legge infatti un comunicato del club nerazzurro, pubblicato dopo che la società ha subito del ritorno di Acerbi ad Appiano Gentile.

Nel frattempo è arrivata anche la presa di posizione del Napoli: “Troppo hanno visto i nostri occhi. Troppo hanno ascoltato le nostre orecchie. Le nostre bocche hanno detto troppo poco, il tempo per l’indifferenza è finito. Facciamoci ascoltare, senza paura, senza vergogna. Gridiamolo forte. No al razzismo”, è quanto dicono i giocatori azzurri in un breve video pubblicato sui social.

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