Nonostante da tempo abbia iniziato il cammino verso l’elettrificazione dei propulsori, Dacia è il brand del gruppo Renault che ancora per molto tempo continuerà ad offrire ai suoi clienti motorizzazioni tradizionali e GPL. In questo cammino ci sarà comunque una attenzione dell’ambiente che prevede la sperimentazione dei carburanti sintetici. Studi che dovrebbero portare una sperimentazione sul campo con la partecipazione alla prossima Dakar. A spiegarlo è stato Patrice Lévy-Bencheton, dallo scorso 1° ottobre direttore performance prodotto Dacia, in un’incontro con i giornalisti italiani.
Una gamma giovane, quello della casa romena, che nel tempo ha abbandonato la casacca che l’identificava come una “low cost” ed è passata, grazie a contenuti tecnologici ed un design sempre più accattivante, ad essere una brand “Value for money”. Una ricetta che le ha garantito, oltre alla fidelizzazione dei suoi clienti, la conquista di nuovi. Nel 2023 Dacia è stato il brand preferito dai clienti privati e, rispetto al 2022, ha registrato un incremento nelle vendite del +25,7%.
Sull’onda del successo di modelli come Duster e Sandero nel segmento B, il manager transalpino ha indicato, quale obiettivo futuro, un passo ancora più lungo: la conquista del segmento dei C-SUV con la Bigster, una vettura in arrivo nelle concessionarie nel 2025 (nella foto la concept).
Nonostante Dacia sia leader nelle vendite delle vetture a GPL, sta riscuotendo un grande successo anche il sofisticato powertrain ibrido, che equipaggia Jogger, composto da un motore a benzina 1.6 e due elettrici, per una potenza complessiva di 140 Cv.
Anche se non ha svelato le prossime strategie del marchio, Patrice Lévy-Bencheton ha comunque ribadito come la via del successo di Dacia non si allontanerà dai suoi valori iniziali: tenere sempre alta la qualità, con nuovi ritrovati tecnologici e un design sempre più ricercato. Ma soprattutto offrire alla propria clientela il miglior rapporto qualità-prezzo possibile.