Un miliardario ed ex presidente degli Usa che però riesce a essere assicurato. È la storia che racconta la Cnn e riguarda Donald Trump che non riesce a trovare una compagnia assicurativa che sottoscriva la sua cauzione stabilita dalla sentenza del processo a New York per gli asset gonfiati: ovver0 464 milioni di dollari. Il tycoon – condannato lo scorso 16 febbraio – è stato bandito per tre anni dal fare affari nello Stato di New York o avere ruoli apicali in qualsiasi azienda dell’area. La mancata copertura assicurativa è stata comunicata dagli avvocati alla Corte d’appello di New York, chiedendo un rinvio dei termini, che scadono a fine mese. I legali di Trump – attualmente in corsa alle primarie del partito Repubblicano, hanno riferito di aver contattato 30 istituti assicurativi per coprire la somma.
I legali hanno quindi chiesto ai giudici di ritardare l’emissione della cauzione fino alla conclusione del suo appello, sostenendo che il valore delle proprietà di Trump supera di gran lunga la sentenza. Trump ha chiesto alla corte, nel caso si pronunciasse a sfavore, di ritardare l’emissione della cauzione fino a quando non verrà esaminato il suo appello alla corte suprema di New York.
Per l’ex presidente quella di febbraio è stata la terza condanna in sede civile, dopo i due processi per diffamazione e aggressione sessuale contro la scrittrice Jean Carroll, per i quali dovrà versare complessivamente circa 90 milioni di dollari. Sommati alla sanzione per gli asset gonfiati, si arriva a quasi mezzo miliardo, escludendo le spese legali, anche degli altri quattro processi penali ancora pendenti: una cifra che, secondo Bloomberg, potrebbe ridurre del 15% il suo patrimonio netto creando problemi di liquidità a breve. Inizialmente l’accusa aveva chiesto una sanzione di 250 milioni, elevandola a 370 al termine del dibattimento. Trump ha già versato una cauzione di 91,6 milioni di dollari come parte del suo appello nel caso di diffamazione di E. Jean Carroll ma la cifra per il processo di NY è praticamente il quintuplo.