di Giuseppe Paris

Mai come in questo momento negli ultimi 60 anni il mondo, e in particolare l’Europa, è stato vicino alla terza distruttiva guerra mondiale. Questo terribile scenario avviene in un contesto europeo e mondiale di nuovi fascismi. Fascista è lo Zar Putin, alla guida di un partito di destra, nonostante la propaganda nostrana ed europea lo descrivano come comunista; destrorso è Zelensky e la maggior parte dei governi che lo sostengono.

Netanyahu è alla guida di Israele, ed è leader di un partito di estrema destra confessionale, così come i fondamentalisti di Hamas. I cosiddetti “democratici” americani altro non sono che conservatori mascherati da progressisti, così come i conservatori inglesi. Il mondo è in mano alle destre e ai nuovi fascisti, e le prospettive per l’umanità sono terribili. Al di là della propaganda dei mass media, in maggior parte legati a queste establishment di destra, nel periodo precedente l’Europa e il mondo guidati da governi di centro o al massimo di centro-sinistra hanno goduto di periodi di pace e di prosperità, nonostante la guerra fredda.

I legami di questi nuovi fascismi con le industrie pesanti, in particolare quella del settore difesa, stanno portando l’umanità verso il baratro della terza guerra mondiale. In Italia, in particolare, assistiamo a una leadership incapace di portare avanti una politica estera di difesa degli interessi nazionali ed europei.

In gioventù, per curiosità e per cercare di capire, ho assistito a comizi del Msi. Almirante aveva chiaro quali fossero gli interessi nazionali: equidistanza tra i due blocchi, diffidenza verso la Nato e il Capitale in ottica di difesa della nostra sovranità e delle nostra economia basata sulla piccola e media impresa. L’esatto contrario di questa nuova destra bellicista, capitalista e asservita alla volontà anglosassone di dominio del mondo.

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