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Koltsov, per la polizia è suicidio: il compagno di Sabalenka si è buttato dal balcone del loro hotel a Miami. Lei sarà comunque in campo

La morte di Konstantin Koltsov, ex giocatore di hockey e compagno di Aryna Sabalenka, assume contorni ancora più tragici. Il 42enne, un passato in Nhl a Pittsburgh e poi allenatore in Russia, si trovava a Miami proprio per stare vicino alla tennista numero 2 al mondo, che tra pochi giorni farà il suo esordio nel tabellone del torneo sul cemento della Florida. La polizia, che indaga sul suo decesso, per ora segue solamente la pista del suicidio: Koltsov, è la ricostruzione, si è buttato dal balcone della camera d’albergo dove alloggiava con Sabalenka. La tennista bielorussa, scrive TennisChannel, sarà comunque in campo per il torneo di Miami, ma non rilascerà dichiarazioni.

La polizia è stata chiamata nella notte tra lunedì e martedì 18 marzo al St. Regis Bal Harbour Resort, l’albergo dove Sabalenka e Koltsov alloggiavano. L’emergenza era per “un uomo che si è gettato da un balcone”. È intervenuta la sezione omicidi di Miami-Dade che ha preso in carico le indagini: l’uomo è stato appunto identificato come Konstantin Koltsov. Al momento la polizia non ritiene che ci siano sospetti attorno a quanto accaduto: l’unica pista seguita è quella del suicidio. L’unica stranezza, segnalata da alcuni utenti sui social network, è il comunicato della Federazione Hockey bielorussa, che parlava invece di una morte causata da un “trombo“.

Sabalenka aveva già vissuto nel 2019 il dramma della morte di suo padre, che aveva appena 43 anni. Dal 2021 era cominciata la sua relazione con il connazionale Koltsov, che aveva divorziato un anno prima dalla moglie Julia, con la quale aveva avuto tre figli.

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