“Bisogna relazionarsi con la Russia che c’è, non con quella che vorremmo che ci fosse. Ed è la Russia di Putin. La risposta non può essere l’invio di truppe o fare altre mosse che portino ad un’escalation”. Lo afferma, in un’intervista al quotidiano La Stampa l’autorevole analista americano Charles Kupchan, già consulente del presidente Obama, che, in più occasioni, soprattutto dalle pagine di Foreign Affairs, aveva invitato Usa e Ue a ripensare il loro approccio verso Mosca. “La finestra di opportunità di una vittoria Ucraina si è chiusa la scorsa estate con i tentativi di riprendere Donbass e il Sud”, spiega Kupchan che sottolinea come anche lo stanziamenti di nuovi aiuti non permetterà a Kiev di ribaltare le sorti del conflitto. Serve quindi “discutere con gli ucraini su come chiudere il conflitto e la mia ipotesi migliore è che queste discussioni siano già iniziate dietro le quinte“.
“Le sanzioni, siamo onesti, non hanno funzionato, la Russia ha rimodulato la sua catena di approvvigionamento rivolgendosi ad altri partner: Cina, India, Asia centrale, Turchia, Georgia”, nota l’analista. Guardando al futuro prossimo Kupchan mostra un creto ottimismo, indipendentemente da quello che sarà l’esito delle elezioni americane. “Non credo che Trump sarebbe così irresponsabile da trascinare gli Usa fuori dalla Nato“, afferma. “Certo mi attendo un taglio netto degli aiuti all’Ucraina e negoziati con Mosca“, aggiunge. Le relazioni tra Ue ed Usa sono buone, nota Kupchan, ma i paesi europei sono “in una fase di ripensamento del loro ruolo”. E questo, tutto sommato, è positivo. L’Europa sta ragionando sulla disfunzionalità e l’affidabilità dell’America e sulla necessità di aumentare quella che Macron chiama autonomia strategica”. “Se l’Europa investe di più in sicurezza e difesa si pone in una situazione di vantaggio (…). se Biden viene rieletto è un partner più solido, se vincerà Trump l’Europa sarà in grado di camminare da sola. La Ue si muove sempre lentamente ma l’inerzia è favorevole”. Ci sono però anche ombre. “Meloni è una piacevolissima sorpresa: filo atlantica, favorevole al sostegno a Kiev. Monitoriamo però Francia e Germania , cosa succede de Le Pen si impone? E cosa accade se Spd e Cdu arretrano ulteriormente? Se l’ancoraggio ai principi europei si indebolisce a Berlino e Parigi o nei Paesi nordici, allora entreremmo in una nuova fase pericolosa”.