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“Quella nel video è Kate. Dire il contrario è oltraggioso, abbiamo analizzato le immagini”: la corrispondente Sky Laura Bundock non ha dubbi. Ma l’esperto di Royals: “Ingenuità a Corte”

In un rimpallo di indagini e analisi, i media al di qua e al di là dell’oceano duellano per dare attendibilità a tutto ciò che riguarda i reali che sono in caduta libera di credibilità

La foto “manipolata” di Kate per la festa della mamma ha aperto una voragine che nemmeno il video amatoriale registrato dal cellulare del passante di sabato a Windsor riesce a colmare. Ormai il vaso di Pandora si è aperto e la verità è che nessuno più crede a nulla. E qui non si parla delle speculazioni incontrollate che corrono sui social e sul web; sono gli organi di informazione che non se la bevono più e mettono in dubbio tutto, anche la veridicità del video pubblicato dal Sun e da TMZ lunedì sera.

In un rimpallo di indagini e analisi, i media al di qua e al di là dell’oceano duellano per dare attendibilità a tutto ciò che riguarda i reali che sono in caduta libera di credibilità. The Cut, da New York, si pone la domanda ad alta voce: “Kate è davvero andata in quel negozio questo weekend?”. Anche Forbes avanza i suoi dubbi su quel video registrato alle 12.45 di sabato nel parcheggio del Farm Shop di Windsor. Il giornale conferma di aver contattato Kensington Palace per avere conferma della veridicità del giretto di William e Kate e di non aver ricevuto alcuna risposta, stesso copione da parte dei titolari del negozio di prodotti locali dove i principi del Galles avrebbero comprato “il pane”.

Da una parte il testimone che indugia in dettagli e dall’altra le fonti ufficiali che stanno con le bocche cucite. E ci si sarebbe messa anche una tv americana, con Andy Cohen a giurare che quella nel video non è Kate; un invito a nozze per i social media che da lunedì sera si ingegnano per fare confronti e stime millimetriche per dare forza a questa teoria. “Non era Kate” nuovo trending su X. A rispondere, di qua dall’Atlantico arriva la corrispondente di Sky che si occupa di reali e che non ha dubbi: “Le speculazioni sulla veridicità del video di William e Kate sono oltraggiose e false” ha tuonato senza mezze misure Laura Bundock. “E’ lei, credetemi – ha aggiunto – abbiamo analizzato l’immagine attraverso strumenti che hanno confermato che è lei. Non ci sono dubbi”.

Ma ormai la situazione è sfuggita di mano. Come riportato ieri, il tritacarne dello scetticismo non risparmia più niente e nessuno mettendoci dentro anche la regina Elisabetta II e la foto pubblicata l’anno scorso e che la ricordava in quello che sarebbe stato il suo 97esimo compleanno. Uno scatto fatto a Balmoral nel 2019 e curato da Kate che, ancora una volta, avrebbe usato la mano pensante con i ritocchi. “I reali hanno un problema con la comunicazione”, ne è certo l’esperto della materia e scrittore Rob Jobson, che in maggio uscirà con un nuovo libro su Kate. In conversazione con i giornalisti della stampa estera di Londra ci ha confermato che se il palazzo avesse evitato “l’ingenuità” di pensare di poter tenere Kate fuori dalle scene per tre mesi senza dare nulla in cambio, tutto questo si sarebbe potuto evitare. Non solo, esisterebbe anche un problema di organizzazione interna dei palazzi reali. Buckingham Palace e Kensington Palace gestiscono la comunicazione separatamente e non c’è più un solo referente, press secretary, che tira le fila e si interfaccia con il re ed il principe del Galles. Questo genera caos e si è visto chiaramente a partire dal 17 gennaio quando sono iniziati i problemi. “La struttura andrebbe rivista” ha spiegato Jobson convinto che il video amatoriale pubblicato dai giornali aprirà anche un pericoloso precedente per la Corona che, nella sua ostinata volontà di non comunicare, ha lasciato spazio ai cellulari.

Oggi i media chiedono informazioni in tempi brevi e se non sarà la “ditta” a diffonderle ci saranno sempre più i telefonini puntati contro i reali. A pagarne le conseguenze la loro progressiva perdita di privacy e la rottura di quel patto “tra gentiluomini” che esisteva tra la corona, i media ed i suoi sudditi, sopratutto dopo la drammatica lezione data dell’incidente che costò la vita a Lady Diana.