Sono indagate anche la madre e un’amica di famiglia di una ragazzina di 13 anni che nel luglio 2023, arrivata incinta in un ospedale di Torino, è stata abusata dal padre. Le violenze nel nosocomio, dove la ragazza era arrivata perché accusava problemi di salute legati alla gravidanza, sono state riprese dalle telecamere di sorveglianza. Da lì l’arresto. Ora la procura ora ha chiuso le indagini. L’uomo, 45enne di origini filippine, è accusato di violenza sessuale aggravata sia per i fatti avvenuti in ospedale che per gli abusi commessi sulla figlia già dal 2022, quando lei aveva 12 anni. L’uomo deve anche rispondere di maltrattamenti verso la propria compagna e verso tutti e tre i suoi figli. Indagata anche la madre della ragazzina che, secondo la procura, non poteva non sapere. La donna è accusata di “non aver impedito o segnalato” gli abusi. L’esame del Dna sul feto ha confermato che il 45enne era il padre del bambino che poi è stato dato in adozione.
A ricostruire l’orrore, si legge sul Corriere della Sera, è stato il pm Enzo Bucarelli. Dall’inchiesta è emerso che le violenze sono cominciate almeno nell’autunno del 2022 e che il genitore era solito approfittare della figlia in casa. Emerge anche la brutalità con cui trattava la moglie: picchiata con un bastone, presa a pugni e colpita al volto con oggetti scagliati durante le liti. Nessuno poteva ribellarsi al volere dell’uomo che pretendeva che tutti gli obbedissero e se contraddetto usava la forza fisica. In questo clima sono maturate le violenze alla figlia, di cui la mamma, secondo il pm, non poteva non essere consapevole. Nell’indagine figura una terza indagata, un’amica di famiglia che avrebbe cercato di convincere la 13enne a non raccontare gli abusi paterni e a incolpare un compagno di classe di cui però, non doveva ricordare il nome.