Finalmente Buckingham Palace si è deciso a correre ai ripari. Sul sito ufficiale è apparso un annuncio di lavoro; si assume un assistente per la comunicazione da inserire nell’ufficio del segretario particolare, con uno stipendio di 25.000 sterline l’anno. Il suo compito sarà quello di “rispondere ogni giorno alle domande dei giornalisti su un’ampia gamma di argomenti, compreso ciò che riguarda il “lavoro dei membri della famiglia reale”. Che sia la fine del “silenzio stampa”?
Ma soprattutto, a colpire è una delle qualità ricercate: “Occhio per i dettagli”. Ecco, magari qualcuno che, prima di autorizzare la pubblicazione di una foto, verifichi che non si sia esagerato con photoshop e che la principessa del Galles si ricordi di indossare l’anello di fidanzamento o la fede nuziale. Secondo le indiscrezioni pubblicate da LBC, questo annuncio lascerebbe prefigurare anche un prossimo imminente cambiamento nella struttura operativa dei reali immaginando un rientro in carica di altri membri ad integrare le assenze di una famiglia troppo ristretta, da una parte per la volontà di Carlo III e poi, dall’altra, per effetto di episodi imprevedibili che l’hanno drammaticamente dimezzata.
Ma nessuno, ad oggi, pare pensare di includere Harry e Meghan in questo futuro allargamento. Sarebbero due gli indizi che chiudono ad ogni possibilità in questa direzione: il primo viene dall’Italia, il secondo dall’America. Secondo quanto riferito da Dickie Arbiter, ex portavoce della regina Elisabetta II, al settimanale Oggi, lo tsunami generato sui social media dal foto ritocco di Kate sarebbe frutto di una campagna ideata “per screditarla”, per giunta approfittando di un suo momento di sua grande “vulnerabilità dopo l’intervento subito lo scorso gennaio”. L’intervista, dunque, sembra davvero volta a colpire un chiaro bersaglio, perché continua lasciando intendere, senza dirlo assolutamente, che dietro al complotto ci sarebbe chi, da anni, non ha fatto altro che “criticare” la famiglia reale. Harry e Meghan appunto.
Peccato che a lanciare la bomba, verrebbe da obiettare, non sia stato il web, ma le più importanti agenzie di stampa internazionali, da AFP a Getty che, in modo del tutto inedito per una realtà che non sia “l’Iran o la Corea del Nord”, hanno “killed” (ucciso) lo scatto perché “manipolato”. Se fosse stato solo un abuso di photoshop, come avviene spesso ed era avvenuto anche in passato, la foto non sarebbe stata cancellata dalle agenzie e recentemente anche dalla piattaforma Instagram, che l’ha oscurata.
Di rimbalzo, dagli Stati Uniti, un altro insider avrebbe invece rivelato a People che i duchi del Sussex, da poco anche declassati dal sito ufficiale di Buckingham Palace, sarebbero stati lasciati “completamente fuori”, totalmente all’oscuro da ogni possibile dettaglio riguardo Kate. Un problema di “fiducia”, ovviamente e di forti tensioni che esistono da tempo tra le due coppie che vivono lontane, di qua e di là dall’oceano.
Secondo la fonte sentita dalla pubblicazione americana, nonostante il viaggio di Harry, voltato a Londra non appena gli era stato comunicato della malattia del padre, nessuno gli avrebbe dato alcun elemento per saperne di più di Kate Middleton e William si sarebbe rifiutato di incontrarlo. “Il futuro re – avrebbe spiegato la fonte – vuole proteggere la monarchia che non si può più fidare di lui”. C’è solo un punto in comune tra le rivelazioni dell’ex portavoce della regina e la fonte anonima che ha parlato dagli Stati Uniti: “Harry deve chiedere scusa”. Solo allora tornerà la pace in famiglia e forse potrà essere riaccolto tra le braccia della corona.