Il rapporto tra servizio clienti e pazienti non è sempre dei migliori. È diventato virale su TikTok il video postato da Kaileen che, dopo aver contattato un centro della California per chiedere informazioni su un possibile intervento di liposuzione, sarebbe stata attaccata da una dipendente dell’attività: “Ho avuto la peggiore esperienza di servizio clienti di sempre, senza nemmeno presentarmi di persona“, ha esordito la creator che, grazie al contenuto caricato in rete, ha ottenuto più di 70.000 ‘mi piace’.
Come da lei spiegato, il rapporto tra Kaileen ed il suo corpo non sarebbe sempre ‘rose e fiori’. Una sera, dopo essersi sentita in difetto per il proprio aspetto, la tiktoker avrebbe deciso di contattare una struttura statunitense specializzata per operazioni di liposuzione. Chiamato il numero trovato su Google, la ragazza ha dichiarato di aver attaccato la cornetta dopo non aver sentito più nulla dopo una breve conversazione. Kaileen, come da lei raccontato, era convinta si trattasse di un problema di linea quando, poco dopo, le è stata inoltrata una mail accusatoria. “Sei stata tu a mandarci un messaggio e se non è realmente interessata può semplicemente farlo presente, non c’è bisogno di attaccarmi in faccia“, firmata da “Alisa”.
Decisamente infastidita dal tono adottato dalla dipendente, la ragazza ha controbattuto con una mail in cui ha ammesso di esser rimasta offesa da ciò che le è stato scritto. Inoltre, la giovane ha aggiunto che avrebbe lasciato una brutta recensione al centro. La (pessima) ciliegina sulla torta sarebbe arrivata il giorno seguente, quando “Mi sveglio e trovo dei messaggi da un numero sconosciuto ‘Mettiti a dieta’, ‘Cicciona di me**a’, ‘Ingozzati di insalata’“. Kaileen, come da lei mostrato, avrebbe risposto con “Okay Alisa”.
I commenti sotto al video sono divisivi. Tra chi si è dimostrato sconvolto, c’è chi reputa insufficienti le prove fornite dalla tiktoker: “Devo vedere l’e-mail che le hai inviato”, ha scritto una. “Fissa un appuntamento per la consulenza e porta con te queste e-mail stampate”, ha consigliato un’altra.
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