“Ero calvo, magro, imbottito di psicofarmaci e oppiodi”. Giovanni Allevi ha raccontato scampoli dolorosi della sua malattia al Forum di Assago davanti a seimila studenti. Il pianista ha voluto raccontare la malattia – mieloma multiplo – con cui ha combattuto due anni fa. Allevi ha spiegato che quando la malattia si è manifestata ha vissuto momenti di dolore fisico indicibili. “Sono imbottito di oppioidi potentissimi, cento volte più potenti dell’eroina e vado spesso incontro a crisi di astinenza spaventose”. E ancora, riguardo alla chemioterapia: “Un giorno ho sentito un grande bruciore alla testa, i capelli sono caduti tutti insieme nel giro di qualche ora. Li ho tolti quasi fosse una parrucca”. Il pianista e compositore è tornato infine al momento più drammatico, da cui lentamente sta emergendo: “Calvo, imbottito di psicofarmaci e oppioidi che per mesi mi davano la sensazione di avere 39 di febbre. Debolissimo, senza appetito, dimagrito, pesavo 63 chili. Ho pensato che bastava che decidessi di lasciarmi andare e mi sarei spento”. Curioso, poi, che Allevi citi come cura anche la “cultura”: “Ho scoperto che la fragilità umana non era solo un fatto mio, ma una costante nella storia dell’umanità. Attraverso lezioni di filosofia, storia, letteratura classica mi sono sentito meno solo”.