Ritorno alla Roma? Può sembrare sorprendente, ma Francesco Totti risponde no. Ovviamente non è la negazione del suo amore per la maglia giallorossa, che resta eterno e ricambiato. Ma è una frecciata ai Friedkin e all’attuale dirigenza del club. Totti infatti non ha mai nascosto la sua volontà di tornare a far parte della società, con un ruolo dietro la scrivania. Ma da parte dei Friedkin non è mai arrivata nemmeno una telefonata. Ecco perché Totti, in una live Instagram con SportMediaset, a proposito di un ritorno alla Roma dice: “Con questa dirigenza no, se mi avessero voluto sapevano dove trovarmi. Poi alla Roma io non dico mai di no, ma non dipende da me“.
Dietro le sue parole c’è tutta l’amarezza per essere rimasto tagliato fuori dalla società che ha segnato la sua vita. Probabilmente con un pizzico di gelosia per Daniele De Rossi, che da tecnico ha portato la Roma a ridosso della zona Champions: “Ha una voglia diversa da tanti altri allenatori. Quello che sta facendo è davvero grandioso”, commenta Totti. Che però loda anche José Mourinho: “Parlerò sempre bene di Mourinho, insieme ad Ancelotti è quello che ha vinto più trofei e uno dei più grandi di sempre. Bisogna solo ringraziarlo per quello che ci ha dato, per le due finali che ci ha fatto vivere. Grazie Mou per aver allenato la Roma”.
Infine Totti ha voluto chiarire la sua posizione su Dybala, dopo la frase degli scorsi giorni che ha destato qualche polemica. “Da dirigente ci penserei a rinnovare il contratto di Paulo perché gioca il 50% delle partite“, aveva detto. Adesso ha precisato: “Da dirigente ci penserei, ma io sono il primo ad averlo voluto alla Roma. Non ho nulla contro di lui. L’ho sempre difeso ed è il migliore giocatore della Roma. Mi è stato chiesto se da dirigente avrei rinnovato il suo contratto, ma io non sono un dirigente. Ho fatto una riflessione da tifoso, quindi come tutti i tifosi posso dire quello che voglio“.