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Rocco Siffredi denunciato, parla la cronista: “Mi ha detto che avrei dovuto prendere ‘una serie di ca**i’. Non si rende conto della differenza tra una giornalista e una pornostar”

La presunta vittima racconta di aver deciso comunque di denunciarlo anche dopo le scuse perché "da donna, da mamma e da giornalista professionista il messaggio che voglio mandare è che le donne che lavorano devono essere rispettate"

di F. Q.

Prima la richiesta di intervista, negata da Netflix e invece accordata dallo stesso Rocco Siffredi, poi i “commenti espliciti” e gli “insulti sessisti”. Dopo la notizia della denuncia di molestie sessuali mossa da una giornalista nei confronti di Rocco Siffredi, la cronista ha deciso, pur rimanendo anonima a tutela della privacy, di parlare di quanto accaduto con MowMag. I commenti che avrebbe scritto e pronunciato in messaggi vocali il pornoattore sono ancora più espliciti di come raccontati in un primo momento, tanto da sfociare in insulti pesantemente sessisti: “A te credo che ti manchi il caz*** perché se una donna arriva a essere così vuol dire che il caz*** le manca per davvero. Ecco fatti una scorpacciata di ca*** e impara a essere una persona normale”.

Ma partiamo dall’inizio. La giornalista nell’intervista ripercorre le tappe del suo “rapporto” con il pornoattore, cominciato con una richiesta di intervista da parte della presunta vittima “prima che uscisse la serie” Supersex. Lei lo contatta e lui spiega inizialmente di avere un’esclusiva con Netflix e che quindi l’accordo per l’intervista doveva passare tramite la piattaforma di streaming. Netflix la fa attendere, dicono che “dovevo aspettare l’uscita” e poi rifiutano l’intervista. Lei però non si arrende e richiama Siffredi che “molto gentilmente decide di farla”. Già in questa fase del racconto cominciano i commenti espliciti incentrati sull’aspetto dell’attrice. “Dal ‘come sei carina’ ad altre espressioni più pesanti sulle quali ho sorvolato”, spiega ancora la cronista a MowMag.

L’intervista, come già reso noto, si svolge nella hall dell’Hotel Parco dei Principi e viene registrata. Siffredi “mi parla di Supersex” e “mi dice diverse cose su Alessandro Borghi, che poi ha voluto togliere, e sulla sua vita”. Come intuibile dai messaggi già resi noti, in cui Siffredi dice “quando ti stringevo non lo potevo dire troppo di più, però caz**. Beh lasciamo perdere che mi stavi a fa venì proprio una roba un po’ particolare'”, alla fine dell’intervista c’è anche un “contatto fisico”: “Abbiamo fatto le foto – racconta ancora la cronista – C’era anche una mia amica che voleva conoscerlo. Di fronte a tutti abbiamo fatto una foto un po’ troppo “abbracciato” a me. Infatti, dopo che ci siamo salutati, mi ha mandato quel vocale facendomi capire che è dovuto andare via perché… si capisce da quello che è stato riportato”.

Dopo l’intervista però “Netflix si è arrabbiata con Rocco per una serie di ragioni che non conosco”, quindi alla cronista viene chiesto di togliere tutta la prima parte “dove parlava di Borghi”. Lei lo fa, anche se non è tenuta, e lascia solo la seconda parte “dove non ha detto niente di nuovo rispetto al passato”. L’intervista, racconta ancora la cronista “esce alle 13.30 circa, ma alle 19 Rocco ricomincia a inviarmi una serie di insulti sessisti, persino sul mio lavoro dicendo che scrivo per un ‘giornaletto'”. Oltre alle frasi già uscite, in cui Siffredi chiama la cronista “approfittatrice”, dal racconto di MowMag emergono nuovi dettagli: “Ci sono rimasta malissimo quando ha iniziato a dire che per diventare normale avrei dovuto prendere ‘una serie di caz**'”. Commenti “sessiti e da maschio alfa che denigra una donna” che la cronista, che, dice, lavora da 30 anni per testate importanti, “non mi sarei mai aspettata”.

Per questo dopo i messaggi decide di denunciare. La cronista avvisa Netflix di voler sporgere denuncia e Siffredi “comincia a mandarmi una serie di scuse che poi si sono trasformate in una sorta di persecuzione”. Il pornodivo insiste, anche mandando dei messaggi vocali con delle scuse. “E per concludere un vocale finale in cui diceva che non stava bene e tirava in ballo la sua famiglia, buttandola sul patetico”. “Ha anche aggiunto che l’intervista che gli avevo fatto non aveva niente di sbagliato, quindi ha creato tutto quel casino per niente”, aggiunge la presunta vittima che racconta di aver deciso comunque di denunciarlo anche dopo le scuse perché “da donna, da mamma e da giornalista professionista il messaggio che voglio mandare è che le donne che lavorano devono essere rispettate. In un’epoca in cui ci sono femminicidi ogni giorno non è più ammissibile che le donne che lavorano subiscano insulti di questo genere solo perché donne. E che la normalità, come ha detto lui, sia ‘prendere tanti caz**'”. Lui, continua ancora, su Netlifx “sta facendo vedere la sua vita difficile e poi fa queste cose? Insulta una giornalista che stava soltanto facendo il proprio lavoro? Ma non dovrebbe farlo neanche con una pornostar. Dice di essersi redento, ha fatto una serie dove racconta di aver capito dai suoi errori, in realtà non mi pare che abbia capito un bel nulla. Non si rende conto della differenza tra una giornalista e una pornostar. Non ha compreso niente, in particolare nei confronti delle donne”.

Nonostante sui social c’è chi già pensa che la cronista lo abbia denunciato per “avere visibilità”, la donna vuole andare avanti: “Se ne sta occupando il mio avvocato, Laura Sgrò. Posto che la mia intervista era stata registrata e trascritta correttamente, neanche se fossi stata scorretta lui sarebbe stato autorizzato a insultarmi e solo perché sono una donna”.

Rocco Siffredi denunciato, parla la cronista: “Mi ha detto che avrei dovuto prendere ‘una serie di ca**i’. Non si rende conto della differenza tra una giornalista e una pornostar”
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