Un giorno forse la lista di attesa di malati gravi e molto gravi potrebbe ridursi. Sarà il giorno in cui i trapianti dagli organi di animali agli esseri umani (xenotrapianti) saranno sicuri ed efficaci e saranno communente utilizzati nella pratica clinica. Per questo l’annuncio che arriva dagli Stati Uniti è clamoroso e si può considerare una pietra miliare nel campo della ricerca medica e dei trapianti. Il Massachusetts General Hospital ha infatti annunciato il primo trapianto al mondo di un rene di maiale (suino) geneticamente modificato in un uomo di 62 anni affetto da malattia renale allo stadio terminale. Il paziente, Richard “Rick” Slayman di Weymouth, Massachusetts, dovrebbe essere dimesso presto. L’uomo, diabetico e iperteso, ha ricevuto in precedenza un trapianto di rene da un donatore umano.
I chirurghi del Mass General Transplant Center hanno condotto l’intervento, durato quattro ore, sabato 16 marzo. L’organo trapiantato, come comunica la struttura, presenta 69 modifiche genomiche. Un campo quello dei trapianti che aveva visto lo scorso ottobre la pubblicazione sulla rivista Nature dello studio che riguardava la sopravvivenza di una scimmia a due anni dal trapianto di rene di maiale geneticamente modificato.
Il Mass General Brigham ha una ricca storia di innovazione nel campo dei trapianti d’organo, tra cui il primo trapianto di organo umano al mondo (rene) eseguito con successo al Brigham and Women’s Hospital nel 1954 e il primo trapianto di pene della nazione, eseguito al MGH nel 2016. “I ricercatori e i medici del Mass General Brigham si spingono costantemente oltre i confini della scienza per trasformare la medicina e risolvere i problemi di salute più importanti che i nostri pazienti devono affrontare nella loro vita quotidiana”, ha dichiarato Anne Klibanski, presidente e amministratrice delegato del Mass General Brigham. “Quasi sette decenni dopo il primo trapianto di rene riuscito, i nostri medici hanno dimostrato ancora una volta il nostro impegno nel fornire trattamenti innovativi e contribuire ad alleviare il peso della malattia per i nostri pazienti e per quelli di tutto il mondo”.
A portare a termine questo grande balzo per la medicina il team composto da Leonardo V. Riella, direttore medico per il trapianto di rene, Tatsuo Kawai, direttore del Legorreta Center for Clinical Transplant Tolerance, Nahel Elias, primario ad interim di Chirurgia dei trapianti e direttore chirurgico per il trapianto di rene. “Il successo di questo trapianto è il culmine degli sforzi di migliaia di scienziati e medici per diversi decenni. Abbiamo il privilegio di aver svolto un ruolo significativo in questa pietra miliare. La nostra speranza è che questo approccio al trapianto possa offrire un’ancora di salvezza a milioni di pazienti in tutto il mondo che soffrono di insufficienza renale”, ha dichiarato Kawai.
Il rene di maiale è stato fornito da eGenesis di Cambridge, Massachusetts, da un maiale che è stato modificato geneticamente con la tecnologia CRISPR-Cas9 per migliorare la compatibilità con l’uomo. Inoltre, gli scienziati hanno inattivato i retrovirus endogeni suini nel donatore per eliminare qualsiasi rischio di infezione negli esseri umani. In Italia sono circa 8mila le persone in lista d’attesa. E secondo la United Network for Organ Sharing (UNOS), più di 100.000 persone negli Stati Uniti attendono un organo da trapiantare e 17 persone muoiono nell’attesa.
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