I leader dei 27 Stati membri dell’Unione europea hanno dato il via libera all’apertura dei negoziati per l’adesione della Bosnia-Erzegovina. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel al termine del vertice di venerdì a Bruxelles: “Il Consiglio europeo ha appena deciso di avviare i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina. Congratulazioni! Il vostro posto è nella nostra famiglia europea. La decisione di oggi rappresenta un passo avanti fondamentale nel vostro percorso verso l’Ue. Ora il duro lavoro deve continuare affinché la Bosnia-Erzegovina avanzi costantemente, come vuole il vostro popolo”, ha scritto su X. “Accolgo con favore la decisione storica dei leader di avviare i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina, il Paese ha fatto enormi passi avanti verso l’Unione, nell’ultimo anno è stato fatto di più di quello che era stato fatto nei dieci anni precedenti”, ha detto in conferenza stampa la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
The European Council has just decided to open accession negotiations with Bosnia and Herzegovina. Congratulations!
Your place is in our European family.
Today’s decision is a key step forward on your EU path. Now the hard work needs to continue so Bosnia and Herzegovina… pic.twitter.com/LyotNa5gGc
— Charles Michel (@CharlesMichel) March 21, 2024
Il Paese balcanico aveva presentato domanda di ingresso nell’Ue nel 2016 e ottenuto lo status di candidato nel dicembre 2022: nel corso dei negoziati dovrà dimostrare di soddisfare i requisiti per l’adesione, i cosiddetti criteri di Copenaghen. In una nota il governo italiano esprime “grande soddisfazione” per “un obiettivo ricercato con convinzione dall’Italia che offre una chiara prospettiva europea a Sarajevo”: “L’Italia continuerà a incoraggiare e sostenere il governo bosniaco a proseguire con impegno il percorso di riforme avviato. Con questa decisione l’Unione Europea invia un messaggio chiaro e inequivocabile non solo a Sarajevo, ma a tutti i Balcani occidentali”, afferma palazzo Chigi.