Secondo l’agenzia Bloomberg Russia e Cina sono riuscite a siglare un accordo con le milizie yemenite Houthi per fare in modo che le loro navi vengano risparmiate dagli attacchi che si stanno verificando da mesi all’ingresso delle acque del mar Rosso. In teoria gli Houthi hanno sempre parlato di una volontà di colpire le navi legate ad Israele, Stati Uniti e Gran Bretagna, come ritorsione per quanto sta accadendo a Gaza. Tuttavia, nel mirino della milizia sono di fatto finite imbarcazioni di disparata nazionalità, incluse alcune navi che trasportavano petrolio e prodotti raffinati russi. È anche vero che, a causa delle sanzioni, Mosca utilizza ora flotte “fantasma” per trasportare i suoi idrocarburi la cui riconducibilità alla Russia non è semplice.
Gli Houthi sono storicamente legati all’Iran ma godono di una certa autonomia e, recentemente, i legami tra Pechino, Mosca e Teheran si sono rafforzati in chiave anti occidentale. Secondo le ricostruzioni l’accordo potrebbe prevedere una qualche forma di sostegno diplomatico da parte di Russia e Cina. La rotta che passa dal mar Rosso e da Suez è diventata ancora più importante per gli approvvigionamenti energetici dell’Europa dopo che i flussi dai gasdotti russi sono stati ridimensionati. Il gas è stato in parte sostituito dal gnl che proviene dal Medio Oriente e transita su queste rotte, pertanto l’accordo potrebbe paradossalmente avere l’effetto di favorire il mercato energetico europeo, più di quanto fatto sinora dalle missioni militari a guida Usa e Ue.