Anche a Bruxelles si respira aria di guerra. Mentre la Russia intensifica i suoi attacchi in Ucraina e dopo l’accordo di giovedì dei 27 leader degli Stati membri dell’Ue sull’uso dei profitti degli asset russi per riarmare Kiev e sul piano per la “preparazione militare-civile rafforzata”, nel secondo giorno di Consiglio europeo si tornerà a parlare di Russia. Il dossier centrale è l’agricoltura, ma tra le discussioni in programma c’è quella sui dazi all’import dei prodotti agricoli di Mosca per cercare di colpire economicamente il Cremlino e rispondere ai malumori degli agricoltori europei. E a far parlare di sé, dopo il tempismo con cui giovedì, mentre si trovava a Bruxelles con gli altri membri dell’Ue, ha inviato le congratulazioni a Vladimir Putin per la rielezione, è ancora il primo ministro ungherese Viktor Orbán: “A Bruxelles c’è un’atmosfera di guerra – ha dichiarato in un’intervista il leader europeo più vicino al Cremlino -, un linguaggio di guerra e una logica di guerra. Ora siamo a un punto in cui i Paesi della Nato vengono sollecitati a intervenire militarmente nella guerra russo-ucraina. E se un Paese entra in un conflitto armato con la Russia, potrebbe minacciare una guerra mondiale“.
Da giovedì i leader europei hanno messo nero su bianco che c’è la necessità di prepararsi all’eventualità di una guerra con la Russia in territorio europeo. Sia da un punto di vista militare e di armamenti sia da un punto di vista di preparazione civile. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando ad Agorà su Rai 3, ha ammesso: “Vorrei che fosse un Consiglio di pace, che studiassero e decidessero tutte le strategie utili per raggiungere la pace sia in Ucraina, sia a Gaza che nel Mar Rosso e per far questo a volte serve anche l’uso della forza. La Russia ha violato il diritto internazionale e non può passare la legge del più forte. Se c’è la sconfitta dell’Ucraina non c’è più il tavolo della pace, c’è il tavolo della sconfitta, se invece aiutiamo l’Ucraina possiamo arrivare a una pace giusta”.
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata all’Europa Building per la seconda giornata del Consiglio Europeo. La riunione dei 27 è stata preceduta dalle celebrazioni del trentesimo anniversario dello Spazio Economico europeo e dall’Eurosummit allargato a tutti i Paesi membri dell’Ue. Sul tavolo del vertice Ue il tema che si prevede sia il principale della giornata oggi è quello dell’agricoltura.