Alcune ossa, forse umane, sono state trovate nel corso di lavori di ristrutturazione in un appartamento a Favara, in una palazzina in via Luigi La Porta. La casa è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento. Sarà il Dna a stabilire la natura ed eventuali collegamenti con la scomparsa con la scomparsa di Gessica Lattuca, la giovane donna madre di quattro figli scomparsa il 12 agosto del 2018. Il fratello della donna, Vincenzo Lattuca, 43 anni, venne indagato per la sparizione di Gessica, ma è poi morto per overdose lo scorso giusto a pochi giorni di distanza dalla diffusione della notizia che fosse stato iscritto nel registro degli indagati. L’immobile, dove sono stati trovati i resti, si trova a poca distanza dall’abitazione dell’uomo.
Il 14 giugno dell’anno scorso era emersa l’iscrizione del fratello per la morte della 28enne con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere, in concorso con ignoti. Secondo gli inquirenti Gessica sarebbe stata picchiata e uccisa dopo una lite. Nel registro degli indagati era finito anche l’ex compagno della donna Filippo Russotto per maltrattamenti, sfruttamento della prostituzione e occultamento di cadavere. Per lui però era stata chiesta l’archiviazione.
Nell’abitazione di via Leopardi dove sarebbe avvenuta la lite tra fratello e sorella i carabinieri del Ris di Messina nel settembre del 2020 trovarono alcune tracce ematiche riconducibili a Gessica che era sparita nel nulla, dissolvendosi in un raggio di circa 500 metri, dopo essere andata via dall’abitazione dove viveva il fratello. Vincenzo Lattuca aveva trascorso diversi anni in carcere per furti, rapine, minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale ed era stato anche sottoposto alla sorveglianza speciale, perché ritenuto socialmente pericoloso. L’indagato convocato aveva negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
Nei mesi successivi alla scomparsa Gessica Lattuca era stata cercata ovunque; nel marzo del 2019 erano state addirittura effettuata alcune estumulazioni nel cimitero di Favara, dopo che una insegnante in pensione aveva manifestato dei sospetti sul possibile occultamento del cadavere della ragazza nei loculi. L’anno scorso, a 5 anni dalla scomparsa il sindaco di favara Antonio Palumbo aveva parlato del caso come di “una ferita aperta, un’onta per l’intera comunità che attende impotente che qualcuno possa avere notizie e dare il proprio contributo nella ricerca della verità “.
Cronaca Nera
Ossa trovate in un appartamento di Favara (Agrigento), l’ipotesi che siano di Gessica Lattuca scomparsa nel 2018
Alcune ossa, forse umane, sono state trovate nel corso di lavori di ristrutturazione in un appartamento a Favara, in una palazzina in via Luigi La Porta. La casa è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento. Sarà il Dna a stabilire la natura ed eventuali collegamenti con la scomparsa con la scomparsa di Gessica Lattuca, la giovane donna madre di quattro figli scomparsa il 12 agosto del 2018. Il fratello della donna, Vincenzo Lattuca, 43 anni, venne indagato per la sparizione di Gessica, ma è poi morto per overdose lo scorso giusto a pochi giorni di distanza dalla diffusione della notizia che fosse stato iscritto nel registro degli indagati. L’immobile, dove sono stati trovati i resti, si trova a poca distanza dall’abitazione dell’uomo.
Il 14 giugno dell’anno scorso era emersa l’iscrizione del fratello per la morte della 28enne con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere, in concorso con ignoti. Secondo gli inquirenti Gessica sarebbe stata picchiata e uccisa dopo una lite. Nel registro degli indagati era finito anche l’ex compagno della donna Filippo Russotto per maltrattamenti, sfruttamento della prostituzione e occultamento di cadavere. Per lui però era stata chiesta l’archiviazione.
Nell’abitazione di via Leopardi dove sarebbe avvenuta la lite tra fratello e sorella i carabinieri del Ris di Messina nel settembre del 2020 trovarono alcune tracce ematiche riconducibili a Gessica che era sparita nel nulla, dissolvendosi in un raggio di circa 500 metri, dopo essere andata via dall’abitazione dove viveva il fratello. Vincenzo Lattuca aveva trascorso diversi anni in carcere per furti, rapine, minacce, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale ed era stato anche sottoposto alla sorveglianza speciale, perché ritenuto socialmente pericoloso. L’indagato convocato aveva negato qualsiasi coinvolgimento nella vicenda.
Nei mesi successivi alla scomparsa Gessica Lattuca era stata cercata ovunque; nel marzo del 2019 erano state addirittura effettuata alcune estumulazioni nel cimitero di Favara, dopo che una insegnante in pensione aveva manifestato dei sospetti sul possibile occultamento del cadavere della ragazza nei loculi. L’anno scorso, a 5 anni dalla scomparsa il sindaco di favara Antonio Palumbo aveva parlato del caso come di “una ferita aperta, un’onta per l’intera comunità che attende impotente che qualcuno possa avere notizie e dare il proprio contributo nella ricerca della verità “.
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Roma, 20 dic. (Adnkronos) - La Camera ha approvato la legge di bilancio. Nel voto finale sul provvedimento i sì sono stati 204, i voti contrari 110.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - Prima del voto finale sulla manovra il presidente di turno, Giorgio Mulè, ha invitato l'aula della Camera a un minuto di silenzio per le vittime dell'attentato a Magdeburgo.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - “Il terribile attentato al mercatino di Natale a Magdeburgo è un attacco vile e inaccettabile contro la nostra civiltà e i valori di libertà e pace che difendiamo. Esprimo la mia profonda solidarietà al popolo tedesco e il mio cordoglio a chi ha perso i propri cari”. Lo ha dichiarato il Ministro per le Riforme istituzionali, Elisabetta Casellati
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Sono vicino ai familiari delle vittime e rivolgo il mio pensiero ai feriti a Magdeburgo. Ci stringiamo al popolo tedesco segnato da questa tragedia. Occorre compattezza e determinazione nel contrastare minacce, violenza e terrore". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Non aspettavo alcuna sentenza e nessun tribunale per giudicare Matteo Salvini. Io l’ho condannato moralmente e politicamente, senza alcun appello, già da tempo. Non serve una sentenza". Lo dice Davide Faraone, capogruppo di Italia Viva alla Camera.
"In più, non ho mai usato, come invece spesso ha fatto lui, la spregevole frase 'in galera e buttare la chiave'. Per questo mi fa piacere che Salvini si stato assolto. Le sue idee barbare sull’immigrazione vanno sconfitte con le elezioni, auspicare scorciatoie giudiziarie è altrettanto barbaro", conclude.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - "Orrore, vicinanza alle vittime e condanna durissima a chi ha ordito e portato a termine il brutale attentato a Magdeburgo. Minacce e barbare violenze contro persone innocenti sono intollerabili e vanno prevenute e combattute con massima fermezza. Non permettiamo che torni la paura in Europa" . Lo scrive sui social la deputata del Pd, Debora Serracchiani.
Roma, 20 dic. (Adnkronos) - “Felici per l’assoluzione di Matteo Salvini. Una sentenza che sancisce che difendere i confini non è un reato. Annichilita la sinistra che ancora una volta ha sperato nella scorciatoia giudiziaria: anche oggi sono rimasti delusi”. Lo scrive in una nota il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli.