L’industria dell’automobile italiana? PresaDiretta nella puntata di lunedì 25 marzo, in onda alle 21.20 su Rai 3 e Rai Italia, intitolata “Auto-difesa”, ha realizzato un viaggio per capire la situazione del nostro paese dal punto di vista industriale.
Il viaggio inizia da Detroit, dove l’industria dell’automobile è il fulcro dell’economia e dove il 15 settembre del 2023 è stato indetto un importante sciopero del settore. La protesta ha coinvolto circa 50 mila lavoratori di Ford, General Motors e Stellantis, le cosiddette big three. Sei settimane di sciopero ma alla fine si è arrivati ad un accordo per l’aumento degli stipendi dei lavoratori. Una vera e propria autodifesa, come quella che stanno tentando gli operai di Mirafiori o della Lear dove il calo di produzione rischia di mandare a casa molti lavoratori.
L’occhio della redazione e dei giornalisti Pablo Castellani e Roberta Pallotta si è quindi concentrato sugli stabilimenti Stellantis di Mirafiori e Pomigliano, due dei cuori pulsanti dell’industria dell’automotive italiana.
A Torino, in quella che un tempo era la capitale dell’auto, si assiste al braccio di ferro tra governo e Stellantis, l’unico grande produttore di automobili rimasto in Italia; il governo accusa il gruppo di produrre più in Francia che nel nostro Paese e Stellantis per restare sul territorio chiede investimenti pubblici nelle infrastrutture, incentivi all’acquisto di auto elettriche e forti sconti sul costo dell’energia, ma soprattutto minaccia tagli e chiusure. “Senza sussidi all’elettrico, Mirafiori e Pomigliano sono le fabbriche italiane i cui posti di lavoro sono più a rischio”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares.
Il viaggio della troupe di PresaDiretta è poi proseguito a Pomigliano, dove, grazie agli importanti volumi di produzione della Panda, da inizio 2024 si è raggiunta la piena occupazione e la fine della cassa integrazione. Poi è arrivato l’annuncio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che, insieme al presidente serbo Aleksandar Vučić, ha annunciato che Stellantis avrebbe prodotto la Panda elettrica in Serbia, a Kragujevac. Stellantis ha annunciato un “nuovo modello” per Pomigliano, la Pandina, ma a ben guardare, si tratta di niente di più di una normale Panda. Un annuncio che ha il sapore dello scherno per gli operai dello stabilimento. “Qual è il futuro di Pomigliano?” chiedono gli operai Mimmo Loffredo e Arcangelo de Falco ai cancelli dell’impianto.
Il viaggio nell'”auto-difesa”, continua poi fuori dall’industria automobilistica e arriva alle lavoratrici de La Perla di Bologna, una delle più importanti aziende nel settore della lingerie di lusso che da quando nel 2018 è stata comprata dal fondo finanziario Tennor ha assistito ad un tracollo della produzione, e ora rischia la chiusura. La soluzione alla crisi dell’industria potrebbe arrivare da modelli come la “settimana corta”, ovvero quattro giorni lavorativi anziché cinque a parità di stipendio, come PresaDiretta ha verificato in alcune aziende italiane che la stanno sperimentando, da Luxottica a Lamborghini, ma anche in Portogallo, dove quarantuno aziende stanno valutando se lavorare meno con lo stesso salario sia la strada giusta per produrre meglio e di più.
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