La Commissione Ue ha formalizzato a Lufthansa e al Ministero italiano dell’Economia (titolare del 100% di Ita) le conclusioni preliminari sul progetto di acquisizione del controllo congiunto della compagnia italiana. E non sono belle notizie. Bruxelles ancora frena poiché esplicita il timore che la fusione porti ad un aumento dei prezzi per i clienti e a una diminuzione della qualità dei servizi. Nel dettaglio afferma che potrebbe ridurre la concorrenza su un certo numero di rotte a corto raggio che collegano l’Italia con i paesi dell’Europa centrale; ridurre la concorrenza su un alcune rotte a lungo raggio tra Italia e Stati Uniti, Canada e Giappone. O creare o rafforzare la posizione dominante di Ita presso l’aeroporto di Milano-Linate. A Lufthansa ed Ita vengono dunque chiesti ulteriori sacrifici per finalizzare l’operazione che vede la compagnia tedesca salire al 41% di Ita, assumendo da subito la gestione operativa, con la prospettiva di arrivare al 100% nei due anni successivi. Le due compagnie hanno tempo fino a metà maggio per rispondere ai rilievi della Ue che dovrebbe pronunciarsi definitivamente sull’operazione ad inizio giugno. In più occasioni il governo italiano ha espresso disappunto per la severità e la lentezza con cui la Commissione Ue sta procedendo il dossier. Il sospetto è che contro l’operazione ci siano forti pressioni da parte francese.
“Se ripercorrete la storia dell’approvazione delle fusioni nei miei dieci anni” alla Commissione europea, “vedrete che numerose grandi aziende sono nate attraverso le fusioni, e questo accade perché molto spesso è possibile approvare una fusione preservando allo stesso tempo la concorrenza”, ha detto oggi la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, rispondendo a una domanda sulle parole pronunciate sabato del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che aveva detto che l’Ue ostacolerebbe la creazione di un campione europeo bloccando la fusione tra Ita e Lufthansa.
“Il Mef ha ricevuto in data odierna i rilievi della Commissione europea in merito all’acquisizione di una percentuale di Ita Airways da parte di Lufthansa. Il Mef continuerà a lavorare sul dossier al fine di presentare nel più breve tempo possibile i rimedi per giungere a una positiva soluzione della questione”, si legge nella nota del ministero dell’Economia. Lufthansa sta analizzando le obiezioni presentate dalla Commissione Ue sull’aggregazione con Ita Airways e si dice pronta “a proporre soluzioni costruttive compatibili con una realtà economica dell’aviazione così competitiva come quella italiana”, replica la compagnia aerea tedesca che evidenzia la propria volontà di collaborare e sottolinea: “rimaniamo fiduciosi che l’operazione verrà approvata – anche perché siamo convinti che la concorrenza in Europa, specialmente in Italia, potrà essere rafforzata da una Ita Airways parte del gruppo Lufthansa”.
Vogliamo chiudere l’accordo” con Ita, ottenendo il via libera della Commissione europea, “il prima possibile e sono ancora ottimista perché ogni politico con cui parlo a Berlino, a Roma e anche a Bruxelles capisce che Ita merita un futuro, l’economia italiana merita di essere collegata anche in futuro, e la cooperazione tra Lufthansa e Ita è la risposta“, ha detto qualche giorno fa l’amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr. “Non lavorerei nel settore dell’aviazione se non fossi una persona ottimista”, ha aggiunto Spohr.
“La Commissione europea dovrebbe approvare” l’operazione Ita-Lufthansa, a patto che vi sia “una rinuncia effettiva del 30% degli slot di Fiumicino e Linate“, ha invece affermato l’amministratore delegato di Ryanair (prima compagnia nel mercato italiano), Michael O’Leary. I rimedi per ottenere il via libera Ue “sono semplici: basta rinunciare al 30% degli slot” sui due hub italiani, ha sottolineato O’Leary, indicando che la quota dovrebbe poi essere distribuita a “easyJet, WizzAir e Ryanair” per avere “una vera concorrenza”.