Il marchio italiano presenta la nuova collezione Primavera/Estate 24 con una performance artistica che celebra la femminilità senza tempo con forme sinuose e colori rubati alla natura
In un momento in cui ci si sposa sempre di meno, il mercato degli abiti da cerimonia sembra però non conoscere crisi, secondo le previsioni infatti dovrebbe toccare a livello globale i 79,8 miliardi di euro di fatturato entro il 2027 grazie anche al traino di Usa e Far East. Il concetto di cerimonia anche in Italia, dopo la pandemia, si è evoluto diventando sempre più sinonimo di occasione speciale in cui indossare abiti eleganti e unici. Non si acquista più un vestito da cerimonia solo per un matrimonio, ma lo si compra anche per un party, un invito a nozze, un diciottesimo o semplicemente un appuntamento importante.
Lo sa bene Atelier Emé, il marchio del gruppo Oniverse di proprietà di Sandro Veronesi che vanta nel suo portfolio Calzedonia, Intimissimi e Tezenis oltre ad Antonio Marras, Falconeri, Signorvino e Cantiere del Pardo e che ha chiuso il 2023 con un fatturato di 3,1 miliardi, che ha deciso di presentare la nuova collezione primavera/estate 2024 a Milano in un antico palazzo del centro storico con un evento immersivo che fonde arte e moda.
Come nell’atelier di un artista, da Atelier Emé, gli abiti divengono tele e le modelle sfilano per i corridoi mentre la pittrice Giulia Sollai dipinge quadri romantici. Un live painting all’insegna dei fiori e dei colori, ispirato proprio ad una collezione che è a tutti gli effetti è un vero e proprio omaggio alla primavera. Due gli ambienti espositivi di questo salotto artistico dove hanno preso vita le ispirazioni della collezione: “Supernatural Escape” e “Think Outside The Box”. La collezione nasce infatti dall’incontro tra la tradizione artigianale e l’innovazione stilistica contemporanea e incarna la femminilità in tutte le sue mille sfaccettature con vestiti che spaziano da silhouette fluide a volumi più audaci, rigorosamente creati a mano seguendo le antiche lavorazioni tipiche dell’alta moda. I colori spaziano dai rosa confetto al glicine, dal verde pistacchio all’azzurro. Tulle impalpabile e pizzi preziosi diventano la materia di un racconto fatto di grazia, leggerezza e sartorialità. La prima parte della collezione è ispirata ad un viaggio onirico, alla forza della natura e ai paesaggi mitologici e sceglie colori naturali, dalle sfumature blu e verdi dell’acqua o rosei e terrosi. Le stampe floreali sono ispirate invece da memorie antiche, mentre le pietre colorate ton sur ton arricchiscono le creazioni donando tocchi di luce. È pervasa invece da uno spirito vivace e giocoso la seconda parte della collezione che punta su abiti dalle linee sinuose con richiami all’estetica anni ’60 grazie a lunghi guanti in tulle, grandi fiocchi e colori che richiamano le atmosfere rarefatte di quegli anni.
All’evento hanno partecipato diverse amiche storiche del marchio italiano e volti internazionali, tra cui Leonie Hanne, Marta Sierra, Paola Turani e Cecilia Rodriguez a testimoniare ancora una volta che questi abiti sono perfetti non solo per matrimoni e battesimi, ma anche per tutte quelle occasioni molto in cui vogliamo indossare un capo elegante e unico.