È passata meno di una settimana dalle parole con le quali il ministro degli esteri ucraino, Dmytro Kuleba, contribuiva ad abbassare la tensione provocata dalle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron con le quali si ipotizzava un intervento di truppe europee in Ucraina. “Macron intendeva solo dire che c’è l’ipotesi di addestrare soldati ucraini direttamente in Ucraina e non fuori come sta avvenendo ora”, aveva detto. Ma dopo sei giorni stravolge la sua posizione riattualizzando un’eventualità che potrebbe scatenare una guerra mondiale: sebbene l’Ucraina non abbia mai chiesto “truppe da combattimento europee sul terreno”, i leader dell’Ue devono abituarsi all’idea che questo “giorno potrebbe arrivare. Sono perfettamente consapevole che gli europei non sono abituati all’idea della guerra, ma questa è una disattenzione che gli europei non possono permettersi, né per loro stessi né per i loro figli. L’Ucraina può vincere. Ma se l’Ucraina perde, Putin non si fermerà“.
L’obiettivo del ministro ucraino, almeno per il momento, è quello di convincere gli alleati a sbloccare velocemente nuove forniture di armamenti, in particolare missili a lunga gittata e munizioni d’artiglieria: “Dateci quei maledetti Patriots“, ha tuonato Kuleba riferendosi ai famigerati missili terra-aria di produzione americana. “Se avessimo abbastanza sistemi di difesa aerea, vale a dire i Patriots, saremmo in grado di proteggere non solo la vita della nostra gente, ma anche la nostra economia dalla distruzione”, ha aggiunto.
Sul fronte militare, la Russia continua a mostrare la propria superiorità momentanea sul terreno, ma a subire duri colpi nel Mar Nero. Anche nella giornata di martedì la Marina ucraina ha reso noto di aver messo fuori combattimento con un missile Neptune la nave russa da sbarco Kostyantyn Olshansky che la Federazione aveva sottratto a Kiev nel 2014. Il portavoce della Marina, Dmytro Pletenchuk, ha dichiarato che “oltre a due grandi navi anfibie, la Yamal e l’Azov, e la nave da ricognizione Ivan Khurs, anche la Kostyantyn Olshansky è stata danneggiata. Non abbiamo avuto scelta. Abbiamo usato un Neptune e il danno è stato inflitto”.