Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, è l’ ospite insieme a Luca Barbareschi dell’ultima puntata di stagione a La Confessione di Peter Gomez, in onda martedì 26 marzo alle 23 su Rai3. L’impegno contro la mafia, i suoi pensieri in questa Italia di centrodestra o destra-centro e il valore dell’antifascismo. Su questo e molto altro il conduttore di Caro Marziano su Rai3 e il condirettore del Fatto Quotidiano si sono confrontati in una chiacchierata molto aperta.
“Se Matteo Renzi fosse stato di sinistra…” – “Lei è stato alla Leopolda nel 2013. Come molti allora credeva in Renzi?”, ha detto Gomez facendo riferimento alla quarta edizione, quando il regista e attore palermitano salì sul palco lanciando una dura invettiva sia contro la nomina di Rosy Bindi alla presidenza della Commissione antimafia, sia contro la permanenza nel Pd di Mirello Crisafulli, ras delle preferenze a Enna. L’ex Iena infatti aveva duramente attaccato Crisafulli per i suoi rapporti con un boss mafioso di Enna, invitando il segretario Epifani a leggere la biografia di Pio La Torre e a cacciare a calci nel sedere l’esponente del Pd, che poi aveva annunciato di voler querelare Pif. “La Leopolda è un format che nemmeno il Grande Fratello! – ha risposto il regista alludendo al fatto che la kermesse fiorentina è arrivata ormai alla sua dodicesima edizione, terminata il 10 marzo scorso – Io ci sono stato 20 Renzi fa, mi piaceva perché era uno che diceva pane al pane, al vino al vino. Poi diceva che i piccoli partiti non dovevano o non potevano rompere lo scenario politico più grande. Diceva che non sarebbe mai diventato presidente del Consiglio senza le elezioni, diceva un sacco di cose… – ha proseguito – Continuo a pensare che sia in gamba come politico e che se fosse stato di sinistra, sarebbe stato perfetto”. Poi Pif ha ricordato un articolo di Michele Serra in cui, parlando delle primarie del ‘4, aveva scritto: “Io voto D’Alema perché è uno stronzo”, intendendo ovviamente parlare dal punto di vista politico: “Ecco un po’ Renzi aveva quella punta di stronzaggine che andava bene, poi perdeva e diceva: ‘Ho perso'”. Poi però, secondo il conduttore di Caro Marziano “quando sei diventato presidente del Consiglio, parli con Barack Obama, mollare tutto è difficilissimo. Poi ha fatto una cosa che ai miei occhi è peggiore: – ha detto ancora Pif – è un senatore della Repubblica, tecnicamente pagato da un paese straniero. Questa è una cosa che cancella tutto il resto”, ha spiegato in riferimento alle attività lautamente remunerate del leader di Italia viva in Arabia Saudita.
“Bella ciao non è divisiva” – Nel settembre 2022 Laura Pausini non aveva voluto intonare Bella ciao durante un’ospitata a El Hormiguero, un popolare quiz della tv spagnola, perché ritenuta “molto politica”. “Lei rispose alla Pausini che la vorrebbe cantata anche al suo funerale“, ha detto Gomez alludendo alla polemica che nacque tra i due. “Lo dico ufficialmente: sì, io voglio che quando la mia bara esce, la gente intoni Bella ciao – ha risposto Pif – perché è il mio spirito, il mio modo di vivere. Per me la lotta antimafia è una lotta di resistenza, la lotta contro la mafia è la lotta per la libertà”, ha proseguito il regista palermitano – Con Laura, premesso che il mio nemico non è lei, ci siamo pure chiariti, ognuno è rimasto alla propria posizione: secondo me Bella ciao non è divisiva come diceva lei. Poi Pif ha fatto un esempio: “E’ come se uno dicesse: ‘facciamo una canzone contro la pedofilia o contro la mafia’. E un altro rispondesse: ‘no è divisiva”. Eh, no non lo è. Ecco, bella ciao non è una canzone di sinistra, non è comunista, o meglio, è anche comunista, è anche repubblicana, è anche monarchica, è idealmente una canzone dei partigiani“
“Meloni simpatica, ma non riesce a dirsi antifascista” – E sempre a proposito di resistenza, il regista ha qualche complimento e più di una critica per la presidente del consiglio. “Umanamente è molto simpatica, però politicamente non condivido nulla“, ha commentato riferendosi a una sua stessa frase: “Senza parlare di politica potremmo andare in vacanza insieme e divertirci molto“. “Insomma, come persona le piace?“, ha chiesto Gomez. “Fa una cosa per la quale ho un debole: è autoironica. A me in genere piace Fantozzi, mi piacciono i comici che subiscono. – ha detto l’attore – Chi è autoironico ammette che ogni tanto subisce la vita. E lei e credo, il che è anche un po’ la sua forza, è sincera. – ha continuato – Io non non apprezzo nulla di quello che dice, non condivido nulla di quello che dice, però trovo una coerenza. Non tira a campare come fa magari qualcun altro. Detto questo, non condivido nulla e soprattutto c’è questa cosa, che non riesce a dire: ‘sono antifascista’“, ha concluso Pif.