"Io ho voluto fare tutto in privato, primo perché era appena scoppiata la pandemia e quindi i parenti non potevano venire e non potevano starmi vicino e poi ho voluto tutelare la mia famiglia", le parole del cantante
“Ad un certo punto sono stato operato ad un polmone perché c’era un tumore”. Che fare, allora? Parlarne ad amici, parenti e (in questo caso) fan, oppure vivere la malattia privatamente? Valerio Scanu, vincitore della sessantesima edizione del Festival di Sanremo (2010) aveva deciso di intraprendere la strada del silenzio. Una scelta tanto sofferta quanto, sotto diversi aspetti, necessaria per tutelare le persone a lui care. Il cancro, come raccontato due anni fa da Scanu, gli era stato riscontrato nel 2020. Il Covid-19 era oramai alle porte quando l’ex concorrente de L’isola dei famosi ha scoperto di avere “una cosa di neanche due centimetri per cui non si poteva fare l’esame istologico perché era molto centrale e fare un ago aspirato poteva fare più danni che aspirando completamente la parte – ha detto -. Qualcuno mi diceva che era una cicatrice di polmonite, qualche altro che non era positivo, però a mio padre dicevo che era una cicatrice”, aveva spiegato l’artista a Oggi è un altro giorno.
“Una cicatrice” che ha inizialmente nascosto una complessa realtà: un tumore al polmone. L’operazione era quindi necessaria. Scanu ha avuto subito le idee chiare: “Ho voluto tutelare la mia famiglia. Perché metti che ti vedono o lo scrivono sui giornali, metti che circola la cosa”. La pressione già presente in casa avrebbe rischiato di amplificarsi ulteriormente se addetti ai lavori e non solo, fossero venuti a conoscenza delle condizioni di salute dell’artista.
Ecco, quindi, la decisione di tenere tutto nascosto: “Io qualche anno fa mi sono trovato in questa situazione personalmente, ancora prima che succedesse quello che è successo a mio padre – ha recentemente rivelato a Storie italiane -. Ad un certo punto sono stato operato ad un polmone perché c’era un tumore. Io ho voluto fare tutto in privato, primo perché era appena scoppiata la pandemia e quindi i parenti non potevano venire e non potevano starmi vicino e poi ho voluto tutelare la mia famiglia”. E ancora: “Non diventa un problema, ma io l’ho condiviso dopo anni, quando era tutto passato. Non mi andava di farlo subito perché avevo la mia famiglia lontana, non sapevamo di cosa si trattasse e come dovessi affrontare la cosa. Quindi l’ho voluto tenere per me”, ha dichiarato il personaggio televisivo.
Oltre ad aver mantenuto il segreto con la famiglia, Scanu non ha comunicato nulla ai suoi fan perché “non si sa neanche mai come il pubblico la prende. Magari uno lo dice perché sente la necessità di farlo e il pubblico ti attacca pensando che tu ti voglia vittimizzare – ha aggiunto -. Quindi io ho preferito non dirlo. Io sono stato operato da solo. In generale il pubblico ha la sua opinione. Quando vivi in prima persona è dura. Magari su cento commenti ce n’è uno che ti attacca e quello ti devasta e quindi preferisci non dirlo”, ha concluso Valerio Scanu.