Basta “iniziative di facciata” contro il razzismo di Lega e Figc: dopo la rabbia per la decisione del giudice sportivo di non squalificare il difensore dell’Inter Francesco Acerbi, il Napoli ha deciso di passare ai fatti. Quindi, come conseguenza dell’annuncio diramato dalla società partenopea, la squadra scenderà in campo senza la patch ‘Keep racism out‘ sulla maglia già nel prossimo match di Serie A, in programma sabato 30 marzo alle 12.30 allo stadio Maradona contro l’Atalanta.

Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer del Napoli, in occasione della presentazione della quinta maglia che verrà indossata contro gli orobici, ha spiegato qual è la posizione del club azzurro: “Il Napoli ha già comunicato che qualsiasi iniziativa contro il razzismo sarà fatta dal Napoli direttamente e non più per interposti enti, società o organizzazioni. Quindi andremo avanti da soli con i nostri mezzi, lanciando messaggi giusti per i giovani”. L’iniziativa ‘Keep racism out‘ viene promossa dalla Lega Serie A ed era già andata scena nell’ultimo turno di campionato, proprio quello del contestato episodio durante Inter-Napoli. Juan Jesus ha denunciato le frasi razziste che ha sentito da Acerbi: il difensore nerazzurro e della Nazionale ha negato e il giudice sportivo lo ha assolto di fatto per insufficienza di prove.

“Andiamo avanti a combattere il razzismo con i nostri mezzi e i nostri strumenti”, ha detto Bianchini, responsabile marketing del Calcio Napoli. “Lo sport ha il dovere di educare i giovani ma non solo i giovani, ed è nostro dovere fare attività per evitare che in futuro accadano ancora episodi spiacevoli di questo tipo. Il 15 marzo scorso abbiamo girato il primo di una serie di contenuti in cui un calciatore delle giovanili incontra un idolo della prima squadra, che potrebbe essere anche un fratello maggiore, in una sorta di mentoring sul razzismo. Abbiamo iniziato proprio con Juan Jesus, prima del fatto di Milano”.

Proprio il difensore brasiliano, dopo la sentenza che ha assolto Acerbi, ha cambiato immagine del profilo Instagram: ha messo un pugno chiuso alto, che richiama il gesto del movimento Black Power contro il razzismo compiuto dagli americani Tommie Smith e John Carlos alle Olimpiadi di Città del Messico 1968 e tornato in auge negli ultimi anni con il Black Lives Matter. Con il numero 5 azzurro si sono schierati anche i suoi tifosi. “Ipocrita sistema, Acerbi il tuo emblema“, firmato ‘Ultras 1972’: questo il testo di alcuni striscioni esposti in diverse parti di Napoli, dopo la decisione del giudice sportivo.

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