Land Rover Defender OCTA, quando l’avventura diventa performance estrema

Lo scenario richiama l’avventura estrema. Come la vettura, ancora camuffata, che attraverso lo stretto sentiero si inerpica sul versante tortuoso di una catena montuosa. Niente asfalto, solo rocce e polvere. La prima immagine del Defender OCTA, il prototipo dell’icona Land Rover in declinazione high performance, per quanto ancora prototipo, è il manifesto del nuovo gioiello del brand di Sua Maestà.

Gioiello di fatto e di… nome visto che il termine “OCTA” vuole proprio indicare il taglio a ottaedro del diamante che compare sulla carrozzeria in un badge realizzato con un disco di titanio e, appunto, un diamante nero lucido.

Dall’immagine camuffata e in lontananza poco si capisce e poco viene comunicato, rispetto a come sarà davvero la versione top di gamma del Defender. Di certo, per quanto elettrificato potrà essere, dovrà necessariamente andare oltre i 525 cv e i 625 Nm di coppia espressi dal motore 5 litri V8 dell’attuale Defender ai vertici delle prestazioni. Land Rover fa sapere solo che la vettura monterà un V8 Twin Turbo mild hybrid che corrisponde di fatto all’identikit del 4,4 litri da 635 cv e 750 Nm già apparso sotto il cofano del Range Rover Sport SV.

Quello che la Casa anglo indiana invece annuncia è il debutto su questa Defender definita “tosta, capace e lussuosa” di una tecnologia innovativa come le sospensioni 6D Dynamics, per andare forte sempre e ovunque. Ogni elemento della vettura è collegato per via idraulica e questo consente al sistema di controllare in ogni istante il rollio e il beccheggio, sia in accelerazione che in frenata. Lo stato dell’arte per limitare al massimo i movimenti della carrozzeria e garantire massima stabilità in ogni condizione, anche quelle provate lungamente nei test effettuati a bordo della Defender OCTA tra le nevi della Svezia, il deserto di Dubai, con un passaggio inevitabile sull’asfalto del Nurburgring e le rocce del Mohab. Morale: anche il lusso adesso è pronto per l’avventura estrema.