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Morto l’artista statunitense Richard Serra, pioniere della scultura Minimalista e famoso per le sue grandi opere in metallo

di F. Q.

L’artista statunitense Richard Serra, uno dei più grandi scultori della seconda metà del Novecento, è morto martedì 26 marzo all’età di 85 anni nella sua casa di Long Island, nello stato di New York. L’annuncio della scomparsa, come riferisce il New York Times, è stato dato dal suo avvocato, John Silberman, precisando che la causa del decesso è stata per una polmonite.

L’artista era noto per le sue grandi opere fatte in acciaio, ferro o piombo di grandi dimensioni per ambienti paesaggistici, urbani e architettonici site-specific, che hanno ridefinito il Minimalismo. Le sue sculture più celebri hanno alcune delle dimensioni di antichi templi o siti sacri e sono spesso inserite nel contesto urbano, come gli straordinari interventi a Place de la Concorde a Parigi o a Brookside a Londra. Una delle sue opere più note,La materia del tempo”, occupa l’atrio principale del Museo Guggenheim di Bilbao, in Spagna, ed è fatta di 1.034 tonnellate di acciaio ossidato. Come tutte le opere dell’artista è studiata per erigersi senza bisogno di sostegni o ancoraggi, nonostante il suo ridotto spessore.

Serra era nato nel 1938 a San Francisco da madre di origini russe-ebraiche e da padre spagnolo. Negli anni Sessanta era considerato uno degli artisti della scena underground di New York ed esponente di rilievo del Minimalismo. Iniziò così a essere conosciuto da un pubblico più ampio quando nel 1969 venne incluso in una mostra del Solomon R. Guggenheim Museum dedicata a nove giovani artisti emergenti. Nel decennio successivo iniziò a realizzare opere di “land art”, l’arte astratta pensata per occupare grandi spazi all’aperto in armonia con l’ambiente circostante e, nel suo caso, per essere osservate da più lati da persone intente a passeggiare intorno.

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