Il Tribunale di Sorveglianza di Cagliari ha riconosciuto all’ex ergastolano Beniamino Zuncheddu un risarcimento di 28mila euro per aver trascorso la sua ingiusta detenzione in celle minuscole e sovraffollate. Zuncheddu, ex allevatore di 59 anni, ne ha trascorsi 32 in carcere da innocente, condannato per la cosiddetta strage di Sinnai, un triplice omicidio commesso nel 1991: lo scorso 27 gennaio è stato assolto dalla Corte d’Appello di Roma al termine del processo di revisione.

La richiesta di risarcimento per le condizioni di detenzione nelle carceri di Cagliari e Nuoro era stata avanzata da Zuncheddu nel 2016, molto prima della decisione che lo ha riconosciuto innocente. Il 22 febbraio 2023 il magistrato di Sorveglianza di primo grado gli aveva riconosciuto oltre trentamila euro, ma il ministero della Giustizia aveva impugnato la decisione: ora il collegio gli ha dato ragione (seppur abbassando leggermente l’entità della somma) basandosi sulle pronunce della Corte Europea per i diritti dell’uomo, in base alle quali lo spazio minimo a disposizione di ciascun recluso deve essere compreso tra i tre e i quattro metri quadrati.

“Con questo provvedimento si riconosce che Beniamino è stato per dieci anni in celle con circa due metri quadri a disposizione, con il bagno non separato da porte e senza acqua calda, con compagni di cella che dormivano in terra”, spiega all’AdnKronos il suo avvocato, Mauro Trogu. Il 26 aprile scadranno i novanta giorni fissati per il deposito delle motivazioni della sentenza di revisione, dopodiché, trascorso un altro mese e mezzo in assenza di impugnazione, la difesa avrà due anni per presentare una seconda e molto più importante richiesta di risarcimento allo Stato: quella per il lunghissimo periodo trascorso in carcere da innocente.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Sparò al ladro nel proprio negozio e lo uccise: tabaccaio rinviato a giudizio per omicidio

next