Deciso calo per i costi delle bollette elettriche, in regime di mercato tutelato, per il trimestre aprile-giugno. Le tariffe scendono di quasi il 20% (- 19,8%), stando a quanto comunica l’Arera, l’autorità di regolamentazione del settore. Il regime tutelato terminerà il prossimo 30 giugno (ad eccezione dei clienti vulnerabili), pertanto questo è l’ultimo aggiornamento delle tariffe messo a punto da Arera. In termini di effetti finali, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole ( dal 1° luglio 2023 e il 30 giugno 2024) sarà di circa 662 euro, riavvicinandosi ai livelli precedenti alle crisi energetica e segnando un -47,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° luglio 2022- 30 giugno 2023), quando il prezzo dell’energia raggiunse i suoi picchi massimi. Al 31 dicembre 2023 quasi il 73% dei clienti domestici aveva scelto un’offerta nel mercato libero, pertanto, i clienti domestici non vulnerabili serviti in Maggior Tutela ammontavano a circa 4,5 milioni.
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, il prezzo finale per la famiglia tipo risulta così di 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte, contro i 25,24 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. La variazione del -19,8% è sostanzialmente legata alla diminuzione complessiva della spesa per la materia energia (-22,5%) controbilanciata dal rialzo degli oneri generali di sistema (+2,72%). Restano invariate, invece, le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore). Incide molto un prezzo del gas (usato anche per alimentare centrali elettriche) tornato su valori normali anche grazie ad un inverno mite e a stoccaggi ben riforniti.
“Un calo previsto e l’ennesima dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il mercato tutelato ha un ruolo chiave per riflettere il vero prezzo di mercato e, quindi, in questo caso, intercettare prima le riduzioni dei prezzi e costringere il mercato libero ad adeguarsi, anche se con notevole ritardo”, afferma Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Secondo le stime dei prezzi al kilowattora resi noti ieri dal presidente di Arera, Besseghini, nel 2024 chi è nel libero pagherà mediamente 135 euro in più rispetto a chi è rimasto nel tutelato. Una voragine!” attacca Vignola. “Il calo delle tariffe della luce è una ottima notizia per i consumatori del mercato tutelato, ma Arera e Governo devono ora impegnarsi per superare le criticità che si presenteranno dal prossimo 1 luglio, quando cioè terminerà il regime di maggio tutela per l’energia elettrica”, afferma Assoutenti in una nota.