“A seguito della giornata di lavoro al ministero dell’Economia, in accordo con la presidenza del Consiglio, posso dichiarare che nel decreto Superbonus, in via di emanazione, non è previsto alcun blocco a cessione di credito e sconto in fattura per i crediti “superbonus sisma” relativi alla ricostruzione del cratere appenninico, ma solo azioni di monitoraggio per salvaguardare i conti pubblici”. L’annuncio della sottosegretaria al Mef Lucia Albano è arrivato giovedì sera, dopo 48 ore di rivolta da parte di sindaci e governatori del centro Italia, che hanno chiesto per tutto il giorno al governo un dietrofront rispetto alla decisione – adottata a sorpresa martedì in Consiglio dei ministri – di eliminare ogni tipo di cessione del credito e sconto in fattura legati ai bonus edilizi, anche per chi ristruttura una casa danneggiata dai terremoti. “Ringrazio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro Giancarlo Giorgetti per l’attenzione e la sensibilità ancora una volta dimostrate nei confronti delle popolazioni coinvolte dagli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia”, ha aggiunto la sottosegretaria.
L’annuncio del decreto aveva infatti creato il panico nei principali comuni colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016: 140 amministrazioni tra Lazio, Abruzzo, Umbria e Marche che si apprestavano a dare il via a nuovi cantieri, contando proprio sul fatto di poter godere degli sconti fino al 31 gennaio 2025. La frenata del governo aveva addirittura costretto gli architetti della provincia di Perugia a sospendere la consegna dei progetti “in attesa di una necessaria e ormai fondamentale chiarezza sulle procedure da applicare”. Il rischio, sottolineava l’Ordine, era che i cittadini fossero costretti a reperire personalmente le somme necessarie o a lasciare i lavori incompleti. Il commissario alla ricostruzione Guido Castelli si era messo già al lavoro su una serie di emendamenti: senza modifiche “saremo costretti a mettere in campo azioni clamorose“, avvertiva il sindaco di Amatrice, Guido Cortellesi. Alla fine il governo è tornato indietro senza nemmeno aver pubblicato il decreto: il taglio al bonus sisma non ci sarà.