Ford ridurrà drasticamente la forza lavoro nello stabilimento che costruisce il suo pick up elettrico F-150 Lightning, a causa del rallentamento delle vendite di veicoli elettrici. Il ritmo delle immatricolazioni è ben al di sotto dell’obiettivo ambizioso del settore e molti consumatori preferiscono ancora i veicoli ibridi. Nel 2023 Ford ha venduto poco più di 24mila, in aumento del 55% rispetto al 2022. Ma i concessionari segnalano vendite più lente e scorte in aumento sul veicolo il cui prezzo parte da circa 50mila dollari. Ford inizierà a tagliare già la prossima settimana nel suo stabilimento di Dearborn, nel Michigan. Dei 2.100 lavoratori che compongono tre squadre di lavoro, 700 verranno trasferiti allo stabilimento di assemblaggio del Michigan a Wayne per costruire il Bronco e il Ranger. Altri 700 usufruiranno di un pacchetto pensionistico offerto durante i colloqui contrattuali dello scorso anno con la United Auto Workers, oppure verranno riassegnati nel sud-est del Michigan.

L’annuncio arriva nello stesso giorno in cui la casa automobilistica presenta un piano per costruire in Spagna un nuovo “veicolo per passeggeri multi-energia”. Il sito prescelto è quello di di Almussafes (Valencia), dove al momento fino a 700 lavoratori sono in cassa integrazione. “È una magnifica notizia per Valencia, per la Spagna e per i lavoratori di Ford Spagna”, ha commentato su X il premier Pedro Sánchez, “la decisione dell’azienda di produrre veicoli elettrici garantisce la sostenibilità dello stabilimento di Almufasses per i prossimi anni”. I dettagli relativi alla nuova linea di produzione devono ancora essere resi noti. Scelta da Ford per produrre veicoli elettrici a partire dal 2025, questa fabbrica sta affrontando da alcuni mesi un periodo di incertezza, dopo che il gruppo statunitense ha messo in stand-by i propri piani di investimento per dubbi sull’evoluzione degli scenari nel settore. A partire dal prossimo 17 aprile, ad Almussafes rimarrà in produzione solo il veicolo Kuga.

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