“Non penso che in Ungheria ci possa essere un trattamento diverso da quello che abbiamo visto e penso che questo sia assolutamente inaccettabile per l’Italia”. È quanto ha detto l’avvocato Eugenio Losco, al termine dell’udienza in cui è stata negata la detenzione domiciliare alla sua assistita, Ilaria Salis, la 39enne docente milanese da 13 mesi in carcere a Budapest con l’accusa di aver aggredito tre militanti di estrema destra. “Resterà in carcere chissà ancora per quanto, probabilmente fino al secondo grado del processo. Può l’Italia accettare questo trattamento all’interno della comunità europea?”