Dopo Bassano del Grappa, dove la Lega ha scaricato la sua sindaca per andare contro Fratelli d’Italia, il conflitto fratricida interno al centrodestra veneto si espande coinvolgendo anche Chioggia e Vittorio Veneto. Anche a Chioggia il Carroccio rompe con Fratelli d’Italia, dove il sindaco Mauro Armelao ha comunicato di aver sciolto l’intesa politica con la segreteria di Fdi, ma di essere convinto di avere i numeri per governare. A Vittorio Veneto, invece, è Forza Italia a spaccare il fronte del centrodestra appoggiando la candidatura dell’ex vicesindaco, Gianluca Posocco (ex Lega), in coalizione con la lista guidata da Gianantonio Da Re, europarlamentare e storico esponente leghista espulso nelle scorse settimane per aver criticato Matteo Salvini, e che proprio nel comune in provincia di Treviso è stato sindaco. Tutte premesse di un terremoto politico che rischia di proseguire fino al tormentato dopo-Zaia.

A Chioggia, nella città metropolitana di Venezia, il sindaco leghista Mauro Armelao ha comunicato con una nota la rottura definitiva con il partito di Giorgia Meloni. Uno strappo che si è consumato, ha scritto, “dopo quattro mesi di tira e molla, iniziati con la revoca delle deleghe all’ex vice sindaco Daniele Tiozzo Brasiola in quota Fdi, revoca concordata con il loro segretario provinciale di Venezia”. Tra le motivazioni ufficiali la “grave assenza” di due consiglieri comunali in occasione dell’esame della previsione di bilancio per il 2024, che ha dato inizio alla crisi. “In più occasioni – ha aggiunto il primo cittadino – con l’appoggio della lista civica, di Forza Italia e Lega avevamo trovato una quadra che potesse sistemare la situazione, ma puntualmente qualsiasi scelta veniva ostacolata dal segretario locale di Fdi“. Per il sindaco è proprio lui ad avere creato sin dall’insediamento “tensioni interne”. “Credo che sia ormai giunto il momento di tornare ad amministrare con serenità la città”, ha concluso Armelao. “Una scelta personale e personalistica nei confronti di un alleato corretto e leale“, l’ha definita in una nota il coordinatore di Fdi della provincia di Venezia, Lucas Pavanetto. “Quanto detto dal sindaco – ha aggiunto – non solo non rispecchia la realtà ma è una vera e propria menzogna ed una mancanza di rispetto nei confronti dei chioggiotti, dell’elettorato di centrodestra e dell’elettorato di Fdi che lo ha sostenuto fin dall’inizio e gli ha permesso di vincere le elezioni amministrative”.

In provincia di Treviso è invece Forza Italia a rompere con gli alleati. Il partito di Antonio Tajani alle prossime elezioni comunali si presenterà in coalizione con le liste civiche a sostegno dell’ex vicesindaco, Gianluca Posocco, mentre Lega e Fdi corrono con il proprio candidato Giovanni Braido. E tra le civiche in appoggio a Posocco c’è anche quella capitanata da Gianantonio Da Re, europarlamentare leghista ed ex sindaco espulso per le sue posizioni critiche verso il segretario Matteo Salvini. “L’apporto di Toni Da Re a questo gruppo – ha dichiarato Posocco – è determinante. Toni avrà la sua lista. E oltre alla sua ci sarà naturalmente la lista di Forza Italia, unico partito a far parte di questa coalizione, che ha avuto molto coraggio nell’appoggiare questo progetto che ingloba tutta la città ed è aperto alla società civile”. Una scelta che adesso rischia di causare ulteriori conseguenze. “Forza Italia ha ufficialmente spaccato il fronte del centrodestra nella Marca trevigiana nei comuni sopra i 15mila abitanti. In città siamo quindi pronti a sostenere la Lega, ma sul tavolo rimangono aperte le trattative per i candidati sindaco a Preganziol e Paese“, ha commentato il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Claudio Borgia, evidenziando tuttavia che “la decisione finale spetta al tavolo regionale” e che, come contropartita, Fdi non accetterebbe “alcuna imposizione della Lega a Paese”, chiedendo al Carroccio “di sostenere il nostro candidato a Preganziol”, entrambi Comuni con più di 15 mila abitanti e prossimi al rinnovo. Borgia chiede infine a Forza Italia se, a Mogliano Veneto (27 mila abitanti), gli azzurri sosterranno il sindaco uscente, eletto nel 2019 anche con i voti di Lega, Fi e Fdi, oppure Giuliana Tochet, assessore da qualche giorno dimissionario e candidato con una propria lista civica. Il centrodestra in Veneto non naviga, pertanto, in acque tranquille.

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