Quel bambino abituato a danzare per strada, a tratti insicuro, impacciato e vittima di stereotipi e pregiudizi, ha spiccato il volo diventando un ballerino di fama internazionale
Qualche mese fa avevamo definito Giuseppe Giofrè il “Billy Elliot” di Gioia Tauro. Quel bambino abituato a danzare per strada, a tratti insicuro, impacciato e vittima di stereotipi e pregiudizi, ha spiccato il volo diventando un ballerino di fama internazionale. Il suo talento convince e brilla proprio come una “stidda” (termine in dialetto calabrese che assume il significato di “stella”).
Ed è così che Giofrè ha deciso di intitolare anche il suo primo libro uscito il 26 marzo ed edito Mondadori: “Stidda – Il Coraggio di un sogno”. Nel corso dei capitoli Giofrè riavvolge il nastro, partendo proprio dalla sua “stidda” del cuore, Nonno Peppe: “Si è preso questo soprannome per via degli occhi azzurri e bellissimi che ha, sempre puntati verso il cielo. Senza volerlo, mio nonno mi ha spronato fin da piccolo a cercare, con lo sguardo, la verità delle cose, i piccoli segreti che custodiscono, le storie che nascondono. Mi ha insegnato a guardare le stelle. E a combattere per difendere la mia”, ha raccontato Giofrè. Per poi continuare: “Per la prima volta ho deciso di raccontare dove mi sta portando questa mia ricerca, tra palcoscenici improvvisati nella piazzetta sotto casa ed esperienze professionali negli stadi di tutto il mondo, in location che mai avrei immaginato di conoscere. Ognuno ha la sua stella. E non c’è cosa più bella che scoprirla, poco alla volta”. In questo viaggio letterario Giuseppe assume le sembianze di un Peter Pan ballerino alla ricerca della sua isola che non c’è.
Ecco quindi l’esperienza come concorrente ad Amici di Maria De Filippi, un passpartout per i palcoscenici di tutto il mondo. Complice la sua determinazione e il talento Giuseppe arriverà a vivere oltre oceano, seguendo i tour delle artiste più influenti al mondo tra cui Jennifer Lopez e Taylor Swift. Ed è proprio a quest’ultima che il “Billy Elliot” italiano ha deciso di dedicare un capitolo: “Quando siamo arrivati a Tokyo, per le prime due tappe del 1989 World Tour, Taylor ci ha invitati a cena in un sushi. lo al tempo non apprezzavo la cucina giapponese, ma per la vergogna non lo avevo confessato a nessuno. Semplicemente stavo lì, con il mio piatto vuoto davanti. E fingevo di essere a mio agio”. E ancora: “Taylor era al centro del tavolo, io un po più defilato. Durante quella cena a un certo punto ho guardato Instagram e ho trovato un suo messaggio nei direct. Mi aveva scattato una foto con il mio piatto vuoto mentre le mandavo un bacio con la mano. ‘Ho pensato che dovessi avere questa foto’, mi ha scritto. Un gesto super carino, che mi ha fatto molto ridere. Ma che mi ha anche aiutato a capire com’era fatto il suo cuore”.
Oggi Giofrè è giudice per il secondo anno consecutivo al serale di Amici di Maria De Filippi in compagnia degli inseparabili compagni di viaggio Michele Bravi e Cristiano Malgioglio. Complici le gag con quest’ultimo, il pubblico italiano ha potuto scoprire puntata dopo puntata anche un lato più esuberante e simpatico di Giuseppe. Perché se è vero che ognuno ha la sua stella, Giofrè la strada da casa (al contrario) l’aveva già tracciata.
Ed è proprio da Gioia Tauro che oggi pomeriggio, 30 marzo, alle ore 18 il ballerino inizia il suo instore tour per incontrare il suo pubblico alla Mondadori in vista del 5 aprile a Roma, 8 aprile a Milano e 12 aprile a Bologna. Una storia di riscatto e speranza la sua, che ci invita a continuare a sognare. Luci accese, inizia lo show.