A Milano il lavoro nero ha rialzato la testa. L’allarme arriva dall’Ispettorato del Lavoro della città meneghina che oggi ha presentato il report sul 2023 insieme a Inail e Inps. Sono 16mila i lavoratori irregolari trovati dall’Inps lo scorso anno a Milano. E il 78% delle aziende controllate hanno evidenziato delle irregolarità. Una percentuale che sale all’85% se si guarda al settore del terziario. Il campo del turismo e della ristorazione è diventato il settore con più irregolarità, anche rispetto all’edilizia. Basta guardare il numero di provvedimenti di sospensione nei confronti delle aziende. Una misura che viene adottata nei confronti di quelle imprese con una significativa presenza di lavoratori in nero o con gravi violazioni in materia di sicurezza e salute. “Oltre il 60% di questi provvedimenti riguarda proprio il settore della ristorazione e dell’alloggio” spiega il direttore dell’Ispettorato d’Area Metropolitana Claudio Colopi che parla di “dati preoccupanti”. Il numero delle aziende controllate dall’Ispettorato è aumentato del 60% tra il 2022 e il 2023. Ma gli ispettori si trovano a dover affrontare una carenza d’organico strutturale. “La pianta organica di Milano prevederebbe 394 persone, siamo a 169, dunque ce ne mancano 200 per poter agire sul territorio con qualche incisività” aggiunge Colopi. Una mancanza che si registra anche all’Inps e all’Inail dove servirebbe almeno il doppio di persone. “Ma non è solo un problema di quantità – conclude il direttore Coordinamento metropolitano di Milano INPS Mauro Saviano – serve anche un cambio culturale per arrivare un passo prima, e non un passo dopo rispetto a chi commette le irregolarità”.
Lavoro & Precari - 30 Marzo 2024
Lavoro nero, i numeri dell’Ispettorato di Milano: “Irregolarità nel 78% delle aziende controllate. I dati peggiori nel turismo e ristorazione”
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A Milano il lavoro nero ha rialzato la testa. L’allarme arriva dall’Ispettorato del Lavoro della città meneghina che oggi ha presentato il report sul 2023 insieme a Inail e Inps. Sono 16mila i lavoratori irregolari trovati dall’Inps lo scorso anno a Milano. E il 78% delle aziende controllate hanno evidenziato delle irregolarità. Una percentuale che sale all’85% se si guarda al settore del terziario. Il campo del turismo e della ristorazione è diventato il settore con più irregolarità, anche rispetto all’edilizia. Basta guardare il numero di provvedimenti di sospensione nei confronti delle aziende. Una misura che viene adottata nei confronti di quelle imprese con una significativa presenza di lavoratori in nero o con gravi violazioni in materia di sicurezza e salute. “Oltre il 60% di questi provvedimenti riguarda proprio il settore della ristorazione e dell’alloggio” spiega il direttore dell’Ispettorato d’Area Metropolitana Claudio Colopi che parla di “dati preoccupanti”. Il numero delle aziende controllate dall’Ispettorato è aumentato del 60% tra il 2022 e il 2023. Ma gli ispettori si trovano a dover affrontare una carenza d’organico strutturale. “La pianta organica di Milano prevederebbe 394 persone, siamo a 169, dunque ce ne mancano 200 per poter agire sul territorio con qualche incisività” aggiunge Colopi. Una mancanza che si registra anche all’Inps e all’Inail dove servirebbe almeno il doppio di persone. “Ma non è solo un problema di quantità – conclude il direttore Coordinamento metropolitano di Milano INPS Mauro Saviano – serve anche un cambio culturale per arrivare un passo prima, e non un passo dopo rispetto a chi commette le irregolarità”.
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Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Questa mattina abbiamo parlato di maggiori controlli sulle partecipazioni societarie. Chiederemo garanzie reali. Io Federazione voglio esprimere, lo stiamo verificando sul piano legale, anche il mio consenso al passaggio delle quote, così come avviene nel caso delle fusioni. Vogliamo approvare il passaggio. Chiaramente avrà un impatto sulle norme del codice civile e se questo non è consentito in termine di autorizzazione, chiederemo le garanzie dovute”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo si terranno il prossimo 18 marzo in Senato, con consegna del discorso alla Camera alle 15,30, e il 19 marzo dalle 9.30 a Montecitorio. E' quanto emerso dalla capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Azione chiede che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga immediatamente in Aula per un’informativa urgente sul vertice di Londra, che avrà al centro il riarmo e la difesa comune tra Regno Unito ed Europa”. Lo ha chiesto Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, in occasione della conferenza dei capigruppo.
“Dopo il vertice di Parigi, a cui la premier ha partecipato, il prossimo incontro a Londra segna un passaggio cruciale per il futuro della sicurezza europea. Se il Parlamento ha terminato le discussioni su borsette, Twiga, Billionaire e vari altri minima immoralia sarebbe tempo di affrontare le questioni che ridefiniranno l’assetto dell’Occidente per i prossimi 50 anni".
"Il mondo sta cambiando a una velocità tale che l’inerzia non è più un’opzione: le aperture di Trump a Putin rischiano di mettere l’Europa nell’angolo e di costruire una pace sulle spalle degli ucraini. L’Europa deve scongiurare questo scenario e dotarsi di una strategia chiara per la liberazione dei territori ucraini e per il futuro della propria sicurezza. La difesa comune europea non è più un’idea astratta, è una necessità: l’Europa non può più permettersi di restare spettatrice delle mosse delle altre superpotenze - ha concluso il capogruppo di Azione”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Due anni dalla strage di Cutro, in cui 100 persone hanno perso la vita e il governo italiano ha perso la faccia e la dignità. 'Avremmo potuto salvarli', ha detto Nicola Aloi, l’ex comandante della Capitaneria di Porto di Crotone, al momento del naufragio. Non hanno potuto salvarli a causa delle 'regole di ingaggio' ministeriali, che hanno bloccato l’iniziativa degli uomini della capitaneria". Lo scrive su Facebook Nicola Fratoianni di Avs.
"Un disastro dovuto alla cecità e alla brutalità - prosegue il leader di SI - di una politica cinica sulla pelle dei più deboli. Rimane la rabbia. Anche perché dal giorno dopo, come se nulla fosse accaduto, - conclude Fratoianni - hanno ricominciato a fare decreti contro le Ong, hanno ricominciato a fare la guerra a chi salva vite".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Assistiamo ad un quotidiano tentativo di indebolimento dei corpi intermedi con la nascita di soggetti che depotenziano la contrattazione e legittimano i contratti pirata. Per questo oggi il Pd depositerà una legge sulla rappresentanza". Lo ha detto il deputato e membro della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino, intervenendo in aula alla Camera sulla proposta di legge per la partecipazione dei lavoratori.
"Crediamo infatti che la rappresentanza debba essere misurata, perché non è possibile che ad esempio, nelle tante vertenze che noi seguiamo, sindacati o presunti tali, con uno o zero iscritti, possano indebolire la trattativa con il datore di lavoro. Sappiamo che su questo c’è un’apertura anche da parte delle imprese, per cui ci batteremo affinché vi possa essere un passo significativo nei confronti dei diritti dei lavoratori".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La tragedia che si è consumata a Gaza in questi anni è talmente grande che solo l’idea di poter realizzare un video come quello che Trump ha pubblicato su Truth è aberrante. In quel video c’è la totale mancanza di rispetto e di pietà per la sofferenza del popolo palestinese. Qualunque persona civile e dotata di un minimo di umanità dovrebbe prendere le distanze da questa vergognosa operazione di comunicazione fatta sulla pelle di Gaza. Ci auguriamo che anche Giorgia Meloni sappia pronunciare parole chiare in tal senso”. Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.
Amman, 26 feb. (Adnkronos) - Il re di Giordania Abdullah ha detto al presidente ad interim siriano, Ahmed al-Sharaa, che condanna gli attacchi israeliani contro la Siria. Lo riferisce una nota del palazzo, al termine dell'incontro avvenuto fra i due ad Amman.
Secondo il comunicato ufficiale, Abdullah e al-Sharaa concordano sul fatto che il coordinamento fra i due Paesi è fondamentale per la sicurezza dei confini e per limitare il traffico di armi e di droga che la Giordania ha faticato a contenere lungo il suo confine durante il governo dell'ex presidente siriano Bashar al-Assad.