Attenzione a non cadere in trappola! Non tutto quello che si legge online oggi è vero
Come da tradizione, il primo aprile è il giorno dedicato agli scherzi e alle burle, e i social network sono già invasi da pesci d’aprile di ogni tipo. Dalle bufale ironiche alle fotomontaggi divertenti, gli utenti si stanno scatenando con la loro creatività per ingannare amici e familiari. C’è chi annuncia finte gravidanze, chi pubblica improbabili cambi di look e chi inventa storie assurde per strappare una risata ai propri follower. Anche i brand e le aziende non si tirano indietro e cavalcano l’onda del pesce d’aprile con campagne marketing ironiche e creative. Ma attenzione a non cadere in trappola! Non tutto quello che si legge online oggi è vero. Se una notizia sembra troppo bella per essere vera, probabilmente è un pesce d’aprile.
Come la notizia dell’uscita del libro di Francesco Totti “Che stupido“: “Ogni storia può essere narrata da vari punti di vista: dopo la versione di Ilary, siete pronti a scoprire la verità del Capitano? Vi aspetta in libreria il nuovo titolo edito Mondadoro per approfondire la storia d’amore, con i suoi alti e bassi, della coppia d’oro d’Italia!”, si legge in un post pubblicato sui profili social della catena di librerie “Libraccio“. Il riferimento ironico è a “Che stupida“, il (vero) romanzo di Ilary Blasi uscito qualche mese fa con la versione della showgirl sulla fine del loro matrimonio.
Ma non è tutto. C’è infatti chi ha annunciato di aver creato un pisello quadrato, declamando che per la tradizionale sagra dei piselli di Lumignano, frazione del comune di Longare (Vicenza), in programma la seconda settimana di maggio, si potrà gustare per la prima volta in assoluta mondiale il pisello quadrato. Il pesce d’aprile è stato lanciato sui social questa mattina con tanto di locandina, copia perfetta di quella originale che raffigura la nuova incredibile forma del legume all’interno del suo bacello. Un piccolo cubo verde, si legge nella descrizione, realizzato secondo le rigide direttive dell’unione europea per degustare il classico risotto “risi e bisi al cubo”.
E ancora: “Aibrb finalmente rende reale il sogno di ogni turista; alloggiare in una meravigliosa gondola e svegliarsi in Bacino di San Marco: prova l’ebbrezza del camping lagunare, approfitta di questa offerta che si oppone allo sfratto residenziale e sentiti come un vero nobile veneziano”. Questo è invece il pesce d’aprile, con l’evidente storpiatura del nome del famoso sito di affitti turistici, che Venessia.com – che si definisce il primo social network veneziano – ha voluto confezionare nella sua pagina Facebook. “Far pernottare gli ospiti in gondola, un tempo mezzo di trasporto quotidiano dei veneziani più abbienti, sarà la svolta per il colossale portale che sembra muovere i primi passi (finalmente) – continua la finta notizia – verso una più profonda sensibilizzazione del territorio e la comunità locale già in sofferenza per lo spopolamento”. Manco a dirlo “la gondola è certificata come unità abitativa e con un leggero sovrapprezzo si può avere un gondoliere oriundo che vi porta in giro per i canali. Garanzia soddisfatti o rimborsati” conclude l’annuncio falso, accompagnato dalle foto delle gondole in formato tenda da campeggio.