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Decine di migliaia di persone protestano contro Netanyahu a Gerusalemme. Tra le richieste il cessate il fuoco a Gaza ed elezioni anticipate

Decine di migliaia di israeliani hanno affollato domenica il centro di Gerusalemme nella più grande protesta antigovernativa da quando il Paese è entrato in guerra lo scorso 7 ottobre. I manifestanti hanno esortato il governo a raggiungere un accordo per il cessate il fuoco per liberare decine di ostaggi tenuti a Gaza dai militanti di Hamas e a indire elezioni anticipate. I manifestanti incolpano Netanyahu per i fallimenti del 7 ottobre e affermano che le profonde divisioni politiche sul suo tentativo di revisione giudiziaria dello scorso anno hanno indebolito Israele prima dell’attacco. Alcuni lo accusano di danneggiare i rapporti con gli Stati Uniti, il più importante alleato di Israele. Domenica la folla si è estesa per isolati attorno alla Knesset, il palazzo del parlamento, e gli organizzatori hanno promesso di continuare la manifestazione per diversi giorni. Hanno esortato il governo a tenere nuove elezioni quasi due anni prima del previsto. Migliaia di persone hanno manifestato domenica anche a Tel Aviv, dove la sera prima c’era stata una grande protesta.