Greta Rossetti è stata tra gli ospiti della puntata speciale di “Verissimo” dedicata all’edizione del Grande Fratello che si è appena conclusa. Intervistata da Silvia Toffanin, l’influencer ha condiviso riflessioni intense e personali riguardanti il suo percorso di vita, inclusa l’esperienza vissuta nella casa più spiata d’Italia. Ma soprattutto, ha aperto il suo cuore, rivelando dettagli finora inesplorati della sua sfera personale e affettiva.
Uno dei momenti più toccanti dell’intervista è stato quando Greta ha parlato del suo complicato rapporto con il padre, che in passato ha trascorso un periodo in carcere: “Ho perdonato mio papà, sono riuscita a capire gli sbagli che ha fatto. Non giustifico le sue azioni ma voglio dirgli che lo amo tanto e spero che il nostro rapporto possa ricucirsi”. Il ricordo di quando, a soli cinque anni, vide il padre essere portato via dalla polizia, rimane un’immagine indelebile nella sua memoria, un frammento di vita difficile da dimenticare ma da cui ha imparato a crescere: “C’è una scena che è rimasta impressa nella mia memoria: quando l’hanno portato via perché lo stavano arrestando e io avevo solo cinque anni”, ha detto tra le lacrime.
L’intervista ha poi toccato un altro aspetto della vita di Greta, ovvero la sua relazione con Sergio D’Ottavi e il legame speciale che ha vissuto a “Temptation Island” con Mirko Brunetti, nonché il rapporto tra quest’ultimo e Perla Vatiero. Rossetti ha espresso un sentimento di serenità nel vedere la relazione tra Mirko e Perla, riconoscendo di non essere stata veramente innamorata di Mirko: “Pensavo di essere innamorata di lui ma non lo ero in realtà“, ha confessato, ponderando anche sulla decisione di mantenere o meno il tatuaggio che li lega. Concludendo l’intervista, Greta ha espresso il desiderio di rimanere fedele a sé stessa, valorizzando la persona che ha scoperto di essere durante il suo percorso al Grande Fratello: “Mi auguro di superare tutte le mie insicurezze e di conoscere sempre di più Sergio (D’Ottavi, ndr), che spero mi farà ricredere nel genere maschile”.
