In onore di Ovidio la sua città natale, Sulmona, ha dedicato il liceo classico e la biblioteca comunale (entrambi chiusi dal sisma del 2009), il corso principale, perfino un caffè, oltre ad una fabbrica di confetti. Senza contare la statua in piazza XX Settembre, che fa parte del Parco letterario ovidiano. Ci dovrebbe essere anche il Museo Ovidio, del quale si parla da più di venti anni tra cambiamenti di nome e soprattutto progetti, interventi strutturali per l’edificio che lo ospita, finanziamenti e presentazioni. Non possono definirsi inaugurazioni dal momento che manca ancora “qualcosa”.

L’idea di un museo è nata nei primi anni del Duemila, ma prende ufficialmente forma nel 2017 con la legge che istituisce l’anno ovidiano e le celebrazioni della ricorrenza dei duemila anni dalla morte del poeta e prevede il recupero edilizio e la riorganizzazione dei luoghi legati alla vita e all’opera del poeta, la costituzione di un Parco letterario ovidiano e, appunto, l’individuazione di una sede idonea a ospitare il museo in cui rendere fruibile il materiale ovidiano da recuperare e riordinare. Il Comune si era già anticipato individuando come sede l’ex convento di Santa Caterina, nel centro della città. L’edificio è stato restaurato da Comune e Camera di commercio per una spesa totale di circa un milione e mezzo. Al museo andrà l’intero primo piano: 500 metri quadrati, undici ambienti, una sala conferenze.

Nel frattempo occorre pensare all’allestimento. A marzo 2020 la Regione stanzia 387mila euro. “È fondamentale per Sulmona avere operativo un luogo ed un museo dedicato esclusivamente ad Ovidio e siamo fiduciosi che il Comune possa ultimare quanto prima l’opera”, commenta l’assessore regionale alla Cultura Mauro Febbo. A novembre 2021 il Comune approva il progetto definitivo esecutivo, a marzo 2022 i lavori vengono aggiudicati e infine eseguiti. Passa un anno e il Comune individua anche il coordinatore scientifico del museo, Raffaele Giannantonio che “svolge la sua attività in regime volontario”. Ma dopo un altro anno il museo è ancora chiuso.

Il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero (che ha tenuto per sé la delega alla cultura) a ilfattoquotidiano.it spiega che l’apertura è “davvero prossima”. “Manca l’installazione della scala antincendio, esterna, per la quale gli adempimenti burocratici sono terminati – spiega – Ma intanto stiamo ragionando sulla gestione e sulla figura del direttore. Anzi di un coordinatore unico per i diversi luoghi della cultura della città”. Intanto, prima e dopo la nomina del coordinatore scientifico, due presentazioni del museo, in occasione del dies natalis del poeta. Il 19 marzo 2022 e poi l’anno successivo. Con “un’apertura anticipata, rispetto alla vera e propria inaugurazione, per far conoscere il lavoro finora svolto”, spiegano dal Comune. “Nelle sale vengono raccontate le origini sulmonesi di Ovidio e poi le sue opere – conclude Di Piero – quindi la sua fortuna nelle diverse arti. È uno spazio del quale sono orgoglioso”.

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