In Italia è boom di interventi estetici non chirurgici: in cima alle preferenze il botulino. Ma è davvero la strada giusta?
I dati forniti recentemente dal 2022 Isaps International Survey (uno studio dell’International Society of Aesthetic Plastic Surgery) mostrano l’espansione della medicina estetica non chirurgica, soprattutto iniettabile: 485.000 interventi non chirurgici nel 2022, contro 262.000 chirurgici – in particolare al seno e alle palpebre. Guida la classifica globale dei trattamenti iniettabili il botulino, con 9 milioni di interventi (di cui oltre 161.000 in Italia) eseguiti soprattutto sulle donne (ma non solo): 4 milioni nella fascia di età 35-50 anni, 2 milioni nelle fasce 18-34 e 51-64.
Lo spiana-rughe
Il botulino è una neurotossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum, causa di gravi intossicazioni alimentari. Agisce bloccando lo stimolo nervoso e quindi la contrazione muscolare. Proprio questo è l’effetto sfruttato per spianare le rughe da quando, nel 2004, l’Agenzia del farmaco (AIFA) ne autorizzò l’impiego per fini estetici tramite infiltrazioni con aghi sottilissimi sul viso: rughe tra le sopracciglia, intorno agli occhi (zampe di gallina), frontali. Ma “non esistono garanzie di ottenere i risultati desiderati, il processo di invecchiamento nelle aree del viso non trattate non viene arrestato”, scrive l’Istituto Superiore della Sanità. E poi, l’effetto è transitorio.
Il report Gabanelli
Nel report scritto con Simona Ravizza e pubblicato sul Corriere della Sera (27/09/23), si legge che “L’effetto distensivo ha una durata massima fino a sei mesi, l’intervallo tra un trattamento e l’altro deve essere minimo di tre mesi. Oltre i 12 mesi non ci sono studi che hanno testato né l’effetto né la sicurezza”. Al di là dei costi (Gabanelli parla di 300-400 € a seduta, per un mercato globale stimato di 7,5 miliardi), non si sanno gli effetti di ripetuti trattamenti sul lungo periodo. “In Italia per iniettare botulino basta definirsi medici estetici, specialità che non rientra tra le scuole di specializzazione riconosciute per la facoltà di Medicina e chirurgia”, spiega il report, che tratta anche gli effetti avversi: molto comuni (più di un caso su 10) lividi e prurito nella zona trattata; comuni (1 su 100) mal di testa, contrazioni muscolari intorno all’occhio, abbassamento della palpebra o paralisi facciale; più rari spasmi muscolari, vertigini, chiusura involontaria dell’occhio, difficoltà respiratorie, offuscamento o sdoppiamento della vista. “Dal 2008 le reazioni avverse dichiarate sono state 138, di cui il 14% classificate come gravi”. Spesso sono reversibili, ma non è ben chiaro perché questi effetti non sono sempre monitorati nel tempo, denuncia il Prof. Antonino Di Pietro, Dermatologo e Direttore dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, autore di La bellezza è l’imperfezione (Solferino 2022).
La parola al dermatologo
“Qualche anno fa ci fu un alert dell’AIFA per segnalare casi in cui, a distanza di mesi, da iniezioni nella fronte si verificarono paralisi muscolare talvolta a carico delle gambe”. Un effetto secondo lui spiegabile così: “Gli studi del prof. Matteo Caleo dell’Istituto di Neuroscienze del CNR di Pisa dimostrarono che la tossina iniettata nel musetto dei topi può arrivare al cervello. Perciò si può presentare paralisi muscolare, anche a distanza del punto di iniezione: non è stato ancora verificato se la tossina, arrivando al cervello, possa bloccare centri nervosi che comandano muscoli a distanza”. Anche se nei topi furono usate alte dosi, non è dimostrato che lo stesso non avvenga anche con basse dosi negli uomini. “Non esistono esami per stabilire se un determinato effetto è dovuto al botulino, perciò le conseguenze dei trattamenti passano spesso inosservate e rimangono sommerse”.